Crosetto a Libero: “Ma quale atomica, a Putin per annientarci bastano immigrati”

Uno dei fondatori e cervelli di FdI: “Il centrodestra macho fa ridere e un po’ schifo. Meloni? A Giorgia non interessa fare il Premier ma che le cose funzionino”

Quando parla lui bisogna stare a sentore perché primo non è mai banale, secondo è una di quelle persone che ha consentito a Fratelli d’Italia di evolversi come partito. Guido Crosetto è stato uno dei fondatori, ma è anche uno di quelli che lavora nell’ombra, cercando di dare il suo contributo non tanto nelle parole, quanto nei fatti veri e concreti. Si è lasciato andare con Libero in un’intervista dove dice e spiega tutto. “Ero sottosegretario alla Difesa quando l’Italia decise di far la guerra alla Libia. Mi alzai urlando “siete dei pazzi” finché non fui zittito dall’allora Presidente della Repubblica, che la voleva a tutti i costi“. Invece lei era l’unico sano di mente? “No, conoscevo la Libia e parlavo con loro. Basta ascoltare, a volte, per capire. È un esempio di quanto la politica sia spesso incapace di difendere gli interessi del Paese. L‘Italia prendeva dalla Libia il 70% del petrolio di cui aveva bisogno, per non parlare del gas. Se a Tripoli ci fosse ancora Gheddafi, Putin per noi pesa molto meno, per il suo gas. Invece in Libia oggi ci sono russi e turchi…”

Il politico
Guido Crosetto, durante la trasmissione televisiva di RaiUno, Porta a Porta, (foto Ansa)

E noi facciamo la spola tra un dittatore e l’altro per renderci autonomi da Mosca. “Quello è il meno. A Putin non serve sganciare una bomba nucleare sull’Europa, ora gli basta aprire i porti libici: può spedirci duecentomila disperati al giorno. Tempo una settimana e ci arrendiamo. Ha visto le scene di Melilla, la scorsa settimana?“. La polizia spagnola che sparava sui clandestini? “Stiamo creando le condizioni perché accada in futuro per masse enormi. Si ricorda il film Zombie, quando gli umani asserragliati sparavano su un esercito di cadaveri che li pressava? Ecco: tra un paio di decenni l’Africa avrà due miliardi e mezzo di persone e ne potrà sfamare solo un miliardo. Gli altri saranno dei “morti che camminano”, usando un’immagine volutamente forte per far capire la drammaticità, che spinti dalla fama e dalla povertà spostarsi verso nord”.

“Perché se Berlusconi e Salvini arrivano primi fanno i Premier e Giorgia no?”

Giorgia Meloni sondaggi politici
Giorgia Meloni incassa un nuovo risultati di rilievo dai sondaggi politici © Ansa

La regola è che chi ha più voti esprime il premier. È ancora valido? “So dove vuole arrivare, visto che con la Meloni ho fondato Fdi, che è primo nei sondaggi. Ma io non credo che a Giorgia interessi chi fa il premier. Le interessa che l’Italia sia ben governata dalla coalizione che ha vinto le elezioni. Però questa cosa maschilista per cui se vince un uomo guida e se vince una donna indica, fa ridere e anche un po’ schifo: io a lei affiderei la mia vita e il futuro dei miei figli, sapendo che lo metterebbe sempre prima di se stessa“.

Perché sa che se lei vince poi la sinistra le sparerà contro come già ha fatto con Berlusconi e Salvini? “Una cosa rimpiango della Prima Repubblica. Democristiani, socialisti e comunisti non dissero mai “fascista” ad Almirante per farlo tacere, eppure lo era stato e lo avevano combattuto come tale. E quando andò ai funerali di Berlinguer, il corteo gli fece spazio in silenzio, senza insulti. Ora ci siamo imbarbariti“. Colpa di chi? “Anche di voi giornalisti. Hai contribuito a delegittimare la politica, anche dando spazio a campagne diffamatorie, come quelle che rinfacciano a Fdi in legami con il fascismo“.

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