Il premier finlandese commenta l’entrata nella Nato: “La guerra? Possibile”

In un’intervista realizzata dal quotidiano La Repubblica, il presidente finlandese Sauli Niinisto commenta la decisione della Finlandia di entrare nella Nato come “naturale”. 

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(Ansa)

Dopo il memorandum di intesa siglato con il presidente turco Erdogan, il premier finlandese si presenta sollevato a proposito dell’adesione del suo Paese e della Svezia nell’Alleanza atlantica. Dovuto all’idea che ad oggi la guerra non sarebbe più un’ipotesi del tutto esclusa.

“Dobbiamo considerare la possibilità – si spera teorica – di una guerra”, afferma il premier con parole estremamente allarmanti. La sua ammissione riguarda cioè il fatto che la Russia comincia a preoccupargli e a fare sentire i finlandesi e gli svedesi in pericolo. Tuttavia, respinge l’idea che con la Turchia si sia semplicemente consumato uno scambio con la restituzione dei ricercati del Pkk curdo.

Le parole sconvolgenti e le ragioni dell’adesione

“C’è stata molta tensione durante i negoziati con la Turchia”, ma “abbiamo raggiunto un buon compromesso”, afferma a Repubblica. Ankara ha però chiesto in cambio la consegna di 33 presunti terroristi, e questo non è altro che un fatto. “La Finlandia si atterrà alla propria legislazione e agli accordi internazionali”, spiega.

Quel documento infatti, sottolinea il premier finlandese, non specifica chi dovrebbe estradato ma si limite a stabilire che la Finlandia deve rispondere al più presto possibile alle istanze del governo turco, pur sempre rispettando i principi concordati nella Convenzione europea riguardante le estradizioni.

In sostanza, “una questione legale che la sfera politica non può influenzare”, commenta il premier, lasciando però molti dubbi aperti e altrettanti sopraccigli alzati. Tuttavia, l’ingresso della Finlandia nella Nato non sarebbe stata una “scelta improvvisa”. 

Ma una decisione presa in particolare dopo le affermazioni di Putin in cui invitava la Nato a non allargarsi più, con un chiaro riferimento quindi a Svezia e Finlandia. La cui risposta ora suona però come una vera e propria provocazione, che di certo non farà piacere al presidente russo e che rischia di esacerbare ancora di più gli animi e le tensioni che stanno andando in scena ormai da diversi mesi.

“Abbiamo da tempo diverse collaborazioni”, risponde Niinisti alla domanda dell’intervistatore. “Ci siamo avvicinati sempre di più. Poi Finlandia e Svezia sono naturalmente Paesi vicini alla Nato. Mancava solo l’adesione formale”. 

 

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