Ecco come difendersi da bollette e call center aggressivi. Lanciata una prima campagna di comunicazione per aiutare i consumatori.
Eâ ormai diventata una cosa quotidiana ricevere telefonata sempre piĂš aggressive e lâattivazione di servizi non richiesti. Si tratta di un fenomeno di teleselling, che ha costretto lâAntistrust e lâAutoritĂ per lâenergia, le reti e lâambiente di lasciare una vera e propria campagna di comunicazione in aiuto dei consumi.
Si tratta di Difenditi cosĂŹ, una campagna che sarĂ diffusa in radio e in televisione per consentire a tutti i cittadini di sapersi difendere dalle bollette o i call center aggressivi. E lo stesso Sole 24 Ore ha fatto una breve lista che noi vi riproponiamo per essere pronti a non cadere nellâinganno.
Per prima cosa, il cliente deve assolutamente farsi dire il nome dellâazienda e perchĂŠ. Poi bisogna ricordare che nessuna AutoritĂ chiama le persone per attivare dei nuovi contratti e soprattutto non esiste nessun obbligo a concludere il contratto per telefono.
Il terzo posto di questa lista riguarda il mancato condizionamento. Per questo motivo non si è obbligati a scegliere un contratto diverso da quello in corso e, soprattutto, si può prendere anche del tempo per valutare attentamente la proposta che lâazienda ha deciso di fare.
Bisogna fare molta attenzione anche alle voci del prezzo finale. Specialmente nelle bollette, ci sono diversi passaggi e questo rende necessario ascoltare bene cosa dice la persona dallâaltra parte del telefono e naturalmente leggere attentamente il contratto.
Ricordiamo che si ha sempre il diritto di ripensamento. Ci sono 14 giorni di tempo per annullare quanto scritto e questi partono dal momento della conferma scritta dellâaccettazione dellâofferta oppure della lettera di benvenuto. In caso di problemi o altro, inviare un reclamo scritto alla stessa azienda perchĂŠ si può essere stato vittima di una attivazione non richiesta. In questo caso, non si ha lâobbligo di pagare. Naturalmente lâaltro consiglio che possiamo dare è quello di restare sempre informati e in caso rivolgersi allâAntitrust.