Incidente A7, tutti i punti che non tornano: cosa è successo davvero?

Incidente A7, sono tanti i punti che non tornano per quanto riguarda il sinistro che si è verificato sulla Milano-Genova e che ha visto ben due vittime

Incidente, tanti i punti che non tornano
Incidente A7 (Ansa Foto)

Emergono nuovi particolari (inquietanti) sulla tragedia che si è verificata nei giorni scorsi sulla A7 Milano-Genova. Un incidente stradale che ha causato la morte di due persone: un uomo ed una donna. Sono state fatte le prime ricostruzioni su questo sinistro. Colui che è andato contromano, che guidava una Volvo V60, si sarebbe accostato prima su una corsia di emergenza e poi ha effettuato una inversione ad “U” iniziando a creare il panico prima dello schianto. Il tutto è durato pochissimi secondi.

Questo è quello che arriva direttamente dal luogo dell’incidente e che avrebbe causato Giuseppe Maria Garavaglia, 46 anni. Quest’ultimo è andato a scontrarsi con la Bmw dove al volante c’era Matilda Hidri. Entrambi sono morti sul colpo. Un’altra vettura è rimasta vittima di questo sinistro: una Golf in cui all’interno c’erano tre persone, tra queste un bambino di 4 anni. Ricordiamo che il tutto si è verificato domenica 26 giugno tra le uscite Gropello Cairoli e Casei Gerola ed ha attirato l’attenzione della Polstrada.

Incidente A7, contromano sulla terza corsia: era cosciente o meno?

Incidente, tanti i punti che non tornano
Incidente A7 (Ansa Foto)

In un primo momento si ipotizzava che, vista la vicinanza del casello, si era pensato che l’uomo avesse preso l’autostrada contromano. Questa ipotesi, però, è stata immediatamente scartata e nemmeno confermata da parte della polizia stradale di Milano-Ovest di Assago. Garavaglia ha continuato la sua folle corsa contromano sulla terza corsia di sinistra. Per il momento si tratta ancora di ipotesi, anche se pare che sia quella più probabile.

Anche perché un altro automobilista, che ha visto tutta la scena, ha rivelato così alle forze dell’ordine. Non è finita qui visto che ci si sta interrogando sul fatto se il 46enne fosse cosciente o meno. Per il momento questo rimane ancora un forte dubbio. Solamente l’aiuto delle telecamere possono risolvere il caso. Nel frattempo arrivano buone notizie per quanto riguarda il conducente della Golf che non sarebbe più in pericolo di vita: subito dopo lo schianto era stato portato al San Raffaele di Milano con l’elisoccorso per traumi facciali.

 

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