Maturità 2022, clamoroso errore nella prima prova: candidati disorientati

Maturità 2022, probabilmente nessuno se ne era accorto ma durante la prima prova in molti hanno notato un errore a dir poco clamoroso nelle tracce per quanto riguarda la prova di italiano. La denuncia da parte di un linguista e critico letterario

Maturità, errore clamoroso in una traccia
Maturità 2022, errore clamoroso nella prima prova (Ansa Foto)

Fuori la prima e la seconda prova, adesso è arrivato il momento dell’orale e poi per 500mila studenti possono iniziare le meritate vacanze. Anche se, nelle ultime ore, stanno arrivando delle segnalazioni che hanno fatto scattare un vero e proprio allarme. Da come avete ben potuto intuire dal titolo si tratta di un clamoroso errore che si è verificato nella prima prova, ovvero quella di italiano. Precisamente in una delle tracce. A rivelare il tutto ci ha pensato uno dei linguisti e critici letterari, Massimo Arcangeli.

Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni dell’Adnkronos. Si tratta di una delle tracce di Giovanni Pascoli proposte dal Ministero. Ha ribadito che gli stanno continuando ad arrivare più di cento segnalazioni di persone che sono rimaste disorientate e imbarazzate. In poche parole: si tratta di un errore grave e che ha mandato in confusione i candidati che adesso non sanno cosa fare.

Maturità 2022, errore nella traccia su Pascoli

Maturità, errore clamoroso in una traccia
Maturità 2022, errore clamoroso nella prima prova (Ansa Foto)

Di che cosa stiamo parlando? Del componimento pascoliano (“La via ferrata“) compreso nelle ‘Myricae‘. Al punto tre della traccia si parla di un ‘elemento lessicale comune’ che non esiste. La traccia domanda appunto: “Quale elemento lessicale è presente in ogni strofa della poesia”. In questo caso si  intende una espressione singola che non esiste. Arcangeli ribadisce: “Per elemento lessicale comune si intende una parola o una espressione che compaia identica in ciascuna delle tre strofe.

Nella poesia, però, non c’è nessuna parola che risponda allo scopo. Nemmeno un articolo, preposizione o congiunzione“. Nemmeno a dirlo che sul web sono scoppiate le prime polemiche. A lamentarsi non sono stati solamente gli studenti, ma anche i professori. L’appello di Arcangeli e che questo “errore” se ne tenga conto nella valutazione.

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