Palermo, il candidato di ‘Forza Italia’ è stato arrestato nelle ultime ore dalla polizia siciliana. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi
Blitz da parte delle forze dell’ordine che, nelle ultime ore, hanno arrestato Pietro Polizzi. Quest’ultimo. candidato di ‘Forza Italia‘, è finito in manette. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi. A quanto pare il soggetto in questione, pur di essere eletto, avrebbe stretto contatto con i boss dell’Uditore, i costruttori Sansone. Proprio questi ultimi sono ritenuti molto vicini al boss Totò Riina. Un vero e proprio voto di scambio. Tutto questo si è verificato a Palermo. L’uomo era uno dei candidati del partito di destra per il Consiglio Comunale della città siciliana.
Ad avviare le prime indagini ci ha pensato direttamente la Procura di Palermo che ha coordinato l’inchiesta. Poco prima di passare a ‘Forza Italia’, Polizzi era stato consigliere provinciale della città siciliana ed eletto nell’Udc. In manette non ci è finito solamente lui ma anche Agostino Sansone, fratello di Gaetano, il proprietario della villa di via Bernini in cui lo stesso Riina trascorse qualche mese poco prima di essere arrestato nel 1993. Arrestato anche il suo collaboratore, Manlio Porretto.
Palermo, scambio di voto: in manette Pietro Polizzi di ‘Forza Italia’
Dall’inchiesta emerge che l’incontro tra Polizzi e Sansone sarebbe avvenuto nei primi giorni del mese di maggio. Dopo vari colloqui i due hanno raggiunto un accordo per le amministrative di domenica nella città siciliana.
Gli inquirenti hanno scoperto il tutto perché, a quanto pare, Sansone era stato intercettato ed hanno potuto ascoltare quello che si dicevano. Gli uffici di quest’ultimo sono stati posti sotto sequestro. Non solo: anche la sua abitazione. A quanti pare Sansone, in passato, aveva finito di scontare una pena per associazione mafiosa.
