Medico usa il plasma iperimmune per curare il paziente: scoppia la polemica

Un medico è finito nel mirino dei colleghi per aver curato e guarito un paziente dal Covid con il plasma iperimmune. E la decisione del primario fa discutere.

Sta facendo discutere (e non poco) quanto sta succedendo ad un medico dell’ospedale di Portoferraio, paese in provincia di Livorno. Come raccontato da La Verità, il dottore, dopo aver richiesto l’autorizzazione al comitato etico, ha deciso di curare un paziente positivo al Covid con il plasma iperimmune.

Plasma iperimmune
Medico finito in una bufera per aver utilizzato il plasma iperimmune © Ansa

Una scelta fatta anche per le condizioni dell’uomo, che erano disperate. Tre infusioni e il quadro clinico del paziente è migliorato tanto che qualche giorno dopo i medici hanno firmato le dimissioni.

La decisione, però, non sembra essere piaciuta a molti colleghi che, secondo quanto riferito da La Verità, hanno protestato contro l’iniziativa. Una linea condivisa anche dal primario di malattie infettive di Livorno che, come scritto dal Corriere Fiorentino, avrebbe inviato una mail perché la cosa non si ripeta.

La Lega pronta a presentare una interrogazione in Regione

Giani
Giani nel mirino della Lega per non aver autorizzato il trattamento con il plasma iperimmune © Ansa

La vicenda, come detto, sta facendo molto discutere tanto che la Lega si è detta pronta a presentare un’interrogazione in Regione per capire il motivo di queste critiche nei confronti del medico.

La Toscana, diversamente da altre Regioni, non ha mai preso in considerazione la terapia contro il Covid con il plasma immune – ha spiegato Marco Landi sempre riportato da La Verità la Giunta regionale spieghi al Consiglio e a tutti i toscani perché non ha istituito una banca del plasma e quali sono i protocolli adottati“.

In attesa di capire quale sarà la spiegazione da parte della Regione e il perché di queste critiche e pressioni nei confronti del medico, il metodo De Donno continua a dividere in due sia l’Italia che il mondo della medicina. I risultati sul campo, come abbiamo visto sono positivi, ma uno studio Tsunami fatto nel 2021 ha evidenziato come i rischi sono superiori ai benefici e questo ha portato il ministro Speranza a non autorizzare questo trattamento.

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