Eurovision 2022, hacker russi tentano attacco informatico: cosa è successo

Eurovision 2022, gli hacker russi non si fermano ed hanno provato a mettere nel mirino anche la finale che è andata in onda nella serata di ieri. Cosa è successo di preciso

Attacco hacker a due ospedali milanesi
Attacco hacker (Ansa Foto)

Nell’ultimo periodo si sta sentendo parlare solamente di loro. Ci stiamo riferendo agli hacker russi che, dopo aver colpito i sistemi di rete di alcuni siti italiani importanti (come il ministero della Salute ed anche quello del Senato), ci hanno provato anche in una delle manifestazioni importanti europee. Sì, ci stiamo riferendo proprio all’Eurovision. A vincere è stata l’Ucraina: determinante la votazione del pubblico da casa. Oltre alla canzone hanno voluto dare un segnale forte che l’Europa e tutto il mondo sono con il paese di Zelensky in questo difficile e assurdo momento che stanno vivendo.

Tornando all’argomento principale, però, i pirati informatici hanno tentato di accedere nella rete di servizio nel Gran Premio Eurovisione della Canzone. Fortunatamente senza riuscirci. A rendere noto questa notizia ci ha pensato direttamente la Polizia. A quanto pare ci hanno provato non solo nella finale di ieri, ma anche nel giorno dell’inaugurazione (ovvero il 10 maggio).

Eurovision, Polizia di Stato sventa attacco di hacker russi

Attacco hacker a due ospedali milanesi
Attacco hacker (Ansa Foto)

Ci hanno provato anche in una serata in cui l’Ucraina ha messo, per qualche ora (anche se è stato quasi impossibile), mettere da parte quello che sta accadendo nel loro paese in questo momento. La Polizia di Stato ha sventato il tutto. Una sala operativa si è concentrata esclusivamente all’evento europeo. Tecnici e poliziotti specialisti del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico protezione infrastrutture critiche) della Polizia postale hanno lavorato ininterrottamente per garantire che tutto filasse liscio.

Fortunatamente, come riportato in precedenza, ci sono riusciti. Questo è un pezzo della nota pubblicata dal loro sito ufficiale: “Durante le attività sono state eseguite milioni di analisi di dati relativi agli IP di compromissione che hanno consentito di emanare importanti procedure, grazie alle quali gli attacchi sono stati mitigati e respinti“.

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