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Cronaca

Covid in Italia, Rezza lancia un nuovo allarme: le sue parole

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Francesco Spagnolo

I numeri del Covid in Italia continuano ad essere stabili, ma Gianni Rezza lancia un nuovo allarme e invita i cittadini alla prudenza.

Emergenza Covid finita in Italia? No per parte del Governo e per il ministero della Salute. Durante il consueto commento del monitoraggio, Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute, ha lanciato un nuovo allarme e invitato i cittadini alla massima prudenza.

Rezza invita alla massima prudenza sul Covid © Ansa

“Per quanto riguarda la situazione epidemiologica in Italia – ha detto l’ex membro del Cts riportato dall’Ansa – la circolare virale è ancora piuttosto alta. E’ quindi importante continuare a rispettare le misure ispirate alla prudenza, ma anche fare la terza dose di vaccino anti-Covid per tutti quelli che hanno non l’hanno ricevuta e la quarta per gli over 80 e gli over 60 vulnerabili“.

Il consiglio da parte di Rezza è quindi quello di mantenere la massima prudenza per non rischiare di avere una recrudescenza nel periodo autunnale.

Il monitoraggio dell’Iss

Il monitoraggio dell’Iss conferma una situazione stabile nel nostro Paese: le ultime © Ansa

In Italia, come detto in precedenza, la situazione Covid continua ad essere stabile. A confermare un quadro più o meno identico a quello delle scorse settimane è il consueto monitoraggio dell’Iss.

Il report ha confermato l’indice Rt allo 0.96 mentre scendono sia l’incidenza che i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari. Un trend che, considerando anche il periodo estivo, dovrebbe proseguire anche nelle prossime settimane.

Il timore, evidenziato anche da altri esperti, è di un rialzo in autunno visto che ripartiranno a pieno ritmo tutte le attività. Naturalmente si tratta di previsioni e bisognerà aspettare ancora qualche mese per avere un quadro più chiaro della situazione e sapere come si comporterà il Governo.

Il premier Draghi spera di non dover piĂą reintrodurre misure restrittive per consentire al Paese di vivere questa nuova normalitĂ . Ma molto dipenderĂ  dai dati che si registreranno in quel periodo e, al momento, il Governo continua a non proiettarsi troppo avanti. Le prossime decisioni riguarderanno le mascherine al chiuso e dovranno arrivare entro il 15 giugno.

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Francesco Spagnolo