Rettilineo finale del campionato, la redazione di notizie.com ha contattato in esclusiva Massimo Boldi, Gianmarco Tognazzi, Enrico Silvestrin, Pedro dei Finley e Tiziano Crudeli: ecco i riti scaramantici che accompagnano la loro “preparazione” alle partite che potrebbero regalare il tricolore alla squadra di Pioli.
Tre giornate alla possibile gloria. Shhh, guai a parlare troppo presto! Da una parte il timore che possa succedere di tutto nei 270 minuti di campionato rimasti, dall’altra la scaramanzia che frena anche il più ottimista dei tifosi. Il Milan, in testa alla classifica della Serie A, non deve montarsi la… testa.
La rincorsa dell’Inter, ora a -2, va respinta ricorrendo, perché no, anche a riti propiziatori. Le accortezze non sono mai troppe soprattutto con in palio uno scudetto che manca ormai dal 2011. Notizie.com ha contattato in esclusiva vip di dichiarata fede rossonera per farsi svelare i segreti che accompagnano le tensioni e la preparazione delle ultime partite.
Massimo Boldi: “Non baratto nulla, ma serve fortuna”
“Ci vuole fortuna, mi sembra palese”, risponde Massimo Boldi. “Non ho scaramanzie particolari e neanche baratterei qualcosa in cambio dello scudetto, ma credo che la squadra farà il possibile per raggiungere il traguardo”. L’attore punta lo sguardo sullo stress accumulato: “È tanto soprattutto quando si arriva a fine campionato con questo testa a testa. I campioni sono sotto pressione, basta vedere cosa è accaduto a Radu, secondo portiere dell’Inter. Il minimo errore può incidere, la fortuna o la sfortuna sono determinanti”. Boldi elogia Maignan e non si dispererebbe in caso di secondo posto: “Il nostro portiere è l’80% della squadra. Se dovesse vincere l’Inter? Siamo come cane e gatto, però è sempre una squadra milanese. Diciamo così: purché trionfi Milano, sono patriottico”. Saranno d’accordo gli altri tifosi rossoneri? Complicato immaginarlo.
Gianmarco Tognazzi: “Non guardo le altre, le faccio vincere…”
Altro giro, altro attore. Gianmarco Tognazzi preferisce non distarsi: “Non ho riti particolari, la mia scaramanzia da un po’ di tempo è interessarmi solo del Milan, senza preoccuparmi di quello che fanno le altre. Anche per un motivo: ogni volta che vedo una partita delle squadre rivali finiscono per vincere o per giocare contro un’avversaria ‘morta’ quella sera, quando invece pochi giorni prima, contro di noi, ha fatto la partita della vita. Quindi ho detto stop alle voci, ai commenti e ai pronostici. Non do retta a nulla, ogni cosa mi altera”. Meglio concentrarsi sui propri difetti per cercare di cancellarli: “Penso solo a casa nostra, a quello che si può migliorare. Magari sperando di non rivedere certi errori arbitrali colossali che hanno danneggiato il Milan. In classifica ci mancano 4-5 punti che ora ci avrebbero regalato una tranquillità maggiore”.
Enrico Silvestrin: “Non parlo più di Milan, vale come scaramanzia?”
Laconico Enrico Silvestrin: dita incrociate e bocca cucita. L’attore e conduttore (in radio e in tv) rinvia qualsiasi commento al termine del campionato: “Non parlo più del Milan fino a fine stagione, vale questa come scaramanzia?”. Sì, vale eccome. Che poi il no-comment, alla fine, è pur sempre un commento.
Pedro dei Finley: “Non torno allo stadio, sto soffrendo il triplo”
Pedro, frontman dei Finley e conduttore radiofonico, si è auto-intrappolato sul divano pur di non interrompere il trend positivo: “Non sono mai stato allo stadio quest’anno, quindi ho deciso che continuerò così fino alla fine della stagione. Sto soffrendo il triplo da casa. Vorrei tanto tornare a San Siro, visto il rendimento della squadra comunque preferisco proseguire in questo modo. Rimetterò i piedi allo stadio in caso di festa scudetto, anche se meglio non dirlo ora…”. Il cantante incrocia le dita e intanto ha già le maglie pronte: “Non sono molto scaramantico, però meglio non rischiare, ci si aggrappa a tutto! Sono diventato papà da poco, tra i concerti e il piccolo ho avuto poco tempo per assistere alle partite dal vivo. Arrivati a tre giornate dalla fine cerco di resistere. Per me ho comprato la maglia di Kjaer, a mio figlio invece quella di Ibrahimovic. Fa veramente ridere vedere il suo nome su un pupazzetto di 80 centimetri”.
Tiziano Crudeli: “Vanno fatti i debiti scongiuri”
Di poche parole, ma ben chiare, Tiziano Crudeli. Noto per il suo tifo acceso e per le sue memorabili radiocronache, in questa occasione il giornalista fa parlare i ‘gesti’: “Vista la momentanea situazione in classica e considerando che siamo a tre giornate dal termine del campionato, mi limito a fare i debiti scongiuri. Non ho riti particolari da seguire, ma quelli vanno fatti”. Chiosa così, senza mezzi termini l’opinionista tv, in vista degli ultimi impegni contro Verona, Atalanta e Sassuolo.