Francia, esulta Letta: “Con Macron vince l’Europa. Ora tetto al gas russo”

Dopo le elezioni che si sono svolte in Francia con la vittoria di Macron, ha voluto dire la sua anche il segretario del Pd, Enrico Letta

Intervista del quotidiano 'La Stampa' ad Enrico Letta
Enrico Letta (Ansa Foto)

Il quotidiano ‘La Stampa‘ ha intervistato il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. Quest’ultimo si è soffermato in merito a quello che si sta verificando in Ucraina, ha parlato del gas russo, della vittoria di Emmanuel Macron e di molto altro. In merito al successo-bis ottenuto dal presidente francese ha espresso tutta la sua soddisfazione. Così come lo hanno fatto i membri del suo partito.

Queste sono alcune delle sue parole in merito: “Spero che il primo atto di Macron sia quello di appoggiare la richiesta di un tetto per il gas. È una questione di vita o di morte. Fino ad ora l’Europa è stata unita. Spero che riesca a convincere i tedeschi. Quello che sta facendo Putin è orribile, non si può più andare avanti così. Per lui il numero pubblico numero uno si chiama Unione Europea”.

Sempre per quanto riguarda la rielezione di Macron, per Letta non è stato assolutamente un caso: “Significa che la vittoria del 2017 non è stata un caso. Una rielezione in Francia non si registrava da molti anni. Il fatto che sia riuscito ad arginare la destra dimostra che è convincente anche per una larga parte dell’elettorato progressista”.

Francia, Letta su Le Pen: “La sua percentuale di voti fa riflettere

Intervista del quotidiano 'La Stampa' ad Enrico Letta
Enrico Letta (Ansa Foto)

In conclusione un commento sulla sconfitta, Marine Le Pen: “La Francia rifiuta la deriva a destra e che il suo cognome riporta ancora a Vichy. Non è un caso che a rifiutarla siano gli elettori anziani. Il suo 42% ci deve far molto riflettere. Se con i suoi legami sconcertanti con Putin raggiunge risultati come questi, significa che il voto per lei non è stato condizionato dalla guerra in Ucraina, ma dalla perdita del potere d’acquisto“.

Non solo, ha continuato dicendo che è merito anche dei dai salari bassi, dalla sensazione di declassamento personale e dalla difficoltà di arrivare alla fine del mese. Una lezione che: “terrò ben presente in vista delle prossime elezioni italiane“.

 

Impostazioni privacy