Texas, pena di morte per una mamma di 14 figli: l’appello di Amnesty

Melissa Lucio è accusata di aver ucciso la figlia di due anni, ma spuntano prove che la scagionano: ecco l’appello di Amnesty

La 52enne di origine messicane Melissa Lucio verrà giustiziata il 27 aprile in Texas con un’iniezione letale. La donna nel 2008 è stata ritenuta responsabile di aver ucciso l’anno prima la figlia di due anni. Nel corso del tempo però, tramite i legali ma anche grazie all’intervento di numerose persone comuni e vip, sono spuntati indizi che proverebbe la sua innocenza.

Tribunale madre condannata Texas
Tribunale (Ansa)

La donna, madre di 14 figli, è stata accusata di aver picchiato la bimba fino ad ucciderla. Nel 2008 una giuria dello Stato del Texas ha ritenuto quindi colpevole la mamma condannandola a morte per l’omicidio di primo grado della figlia. Secondo la difesa però la bambina è deceduta in seguito ad una caduta accidentale che ha provocato ferite interne letali.

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Secondo Amnesty però la sentenza è basata su prove ora ritenute inaffidabili, riporta TGCom 24. Per i difensori la donna era in una condizione vulnerabile in quanto incinta di due gemelli e in preda allo shock del lutto: sarebbe stata sottoposta ad un interrogatorio controverso nel quale, dopo aver negato oltre 100 volte l’omicidio, avrebbe detto: ‘E’ probabile che io sia responsabile’. Per Amnesty le nuove prove degli esperti rafforzano l’idea che la morte è stata casuale, quindi non imputabile alla madre.

Nessuno degli altri 13 figli ha mai accusato la mamma, anzi i ragazzi si stanno battendo per difenderla. I legali di Melissa Lucio hanno chiesto le grazie al governatore o almeno una sospensione della pena di 120 giorni per rivedere le prove che dimostrerebbero la sua innocenza. Amnesty Italia, attraverso il suo account Twitter ha lanciato un invito per fermare i provvedimenti presi nei confronti della donna: Azione urgente. Fermiamo l’esecuzione di Melissa Lucio prevista in Texas il 27 aprile. Firma l’appello e fai girare. Seguendo il link riportato, ci sono tutte le indicazioni per procedere in difesa della 52enne messicana.

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