Aumento spese militari: Borrell avvisa l’Italia

Josep Borrell è ritornato a parlare del possibile aumento delle spese militari: “Se ci si muove in modo sparso ci sarebbero diversi problemi”.

Il possibile aumento delle spese militari in Italia continua a far discutere. E questo tema è stato affrontato anche da Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, durante il suo intervento al Parlamento Europeo.

Josep Borrell
Josep Borrell avvisa l’Italia sul possibile aumento delle spese militari © Ansa

Come europei dobbiamo assumerci le nostre responsabilità per quanto riguarda sicurezza e difesa – ha detto Borrell riportato dall’Agima sarebbe un grave errore se tutti i Paesi aumentassero la propria spesa nella difesa in modo proporzionale a quella attuale. Uno spreco immenso di soldi visto che si moltiplicherebbero i doppioni e continueremmo ad avere gli stessi gap di oggi“.

L’aumento della spesa nella difesa – ha aggiunto l’Alto rappresentante dell’Ue – va fatto in maniera coordinata. Perché non serve solamente spendere di più, ma bisogna spendere meglio“.

Borrell: “La guerra in Ucraina deve finire”

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Josep Borrell sulla guerra in Ucraina © Ansa

Nel suo intervento a Strasburgo Borrell ha parlato anche della guerra in Ucraina: “Bisogna arrivare il prima possibile ad un cessate il fuoco, ma non in qualunque modo. A noi interessa anche come finisce questo conflitto. Perché se termina con un Paese distrutto e dominato, con milioni di esiliati e migliaia di morti non ci sta bene. E per non farla finire in questo modo, dobbiamo continuare ad inviare armi a Kiev“.

E proprio su questo tema Borrell ha criticato molto il comportamento dell’Ue in queste ultime settimane: “All’Ucraina abbiamo dato solamente 1 miliardo, mentre alla Russia 35 miliardi da inizio guerra“. Una cifra dovuta all’import del gas e quindi le dichiarazioni fanno pensare ad uno stop da parte di Bruxelles già nei prossimi giorni.

Un tema che è stato oggetto anche di uno degli ultimi tweet da parte di Charles Michel. Il presidente del Consiglio europeo ha garantito che Bruxelles è al lavoro “per inasprire le sanzioni con l’obiettivo di mantenere la pressione massima sul Cremlino. Il nuovo pacchetto include un divieto di importazione del carbone e presto arriveremo anche a petrolio e gas“.

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