L’ex Direttore di Rai 2 sui video della strage di Bucha: “A chi gioverebbe una strage come questa? C’è qualcuno che vorrebbe la guerra nucleare”
Le immagini della strage di Bucha, con i cadaveri dei civili ucraini abbandonati in mezzo alla strada, continuano a far discutere. Tra indignazione generale e voglia di andare a fondo. Carlo Freccero, critico televisivo, giornalista ed ex Direttore di Rai 2, ha analizzato, in esclusiva ai nostri microfoni le immagini della strage, invitando tutti ad evitare di finire nel vortice della propaganda di guerra.
Freccero ha paura che tutto ciò che sta accadendo in Ucraina possa terminare con un conflitto nucleare: “Io mi sono posto delle domande. Innanzitutto, una strage come questa a chi potrebbe giovare? Non certo ai russi. Apriamo gli occhi. I popoli non vogliono la guerra. Questa guerra significherebbe battere l’ultimo tabù degli anni della guerra fredda, ovvero un conflitto atomico. Sembra impossibile, ma c’è qualcuno che spinge in quella direzione e per giustificare una cosa così mostruosa ci vuole una causa altrettanto mostruosa: ovvero una strage”.
Freccero parla del video, postato da diversi siti di informazione, in cui si vede passare una macchina tra i tanti cadaveri stesi a terra e dallo specchietto retrovisore della macchina, si intravede uno di questi cadaveri alzarsi in piedi appena il veicolo lo supera. “C’è un filmato che ho visto che annullerebbe tutti i filmati della strage. Ma anche su quel filmato io dubito. Potrebbe – dichiara in esclusiva a Notizie.com – essere un falso anche questo”.
Freccero invita tutti a guardare con attenzione agli sviluppi del conflitto. “Quello che so è che in questo momento ci vuole molta cautela per non finire nella propaganda di guerra. Il momento è critico e drammatico e lo spettro di una guerra nucleare non è mai stato così vicino. Quindi mi muovo con molta prudenza e attenzione. Non propendo per nessuna tesi. Mi sembra che ciò che ho visto non gioverebbe ai russi. Sul filmato che ho visto e che, ripeto, annullerebbe tutti gli altri, preferisco non esprimermi: potrebbe essere anche questo un falso”.
