Blocco del gas russo: maggioranza divisa. Un leader politico in pressing su Draghi

Maggioranza divisa sul blocco del gas russo. Un leader politico in pressing su Draghi per fermare l’import. Il premier, però, non sembra essere intenzionato a muoversi immediatamente e attende le decisioni dell’Unione Europea su questo tema.

Ferma condanna per quanto successo a Bucha, ma sul blocco al gas russo si attende l’Unione Europea. E’ questa la linea che il premier Draghi sembra aver deciso su un tema che, come sappiamo, tiene banco all’interno della maggioranza ormai da diverso tempo.

Mario Draghi
Mario Draghi sullo stop al gas russo aspetta l’Unione Europea © Ansa

Dopo le immagini arrivate dalla città ucraina, Enrico Letta è ritornato in pressing sul presidente del Consiglio per chiedere lo stop all’import del gas russo. Da parte di Palazzo Chigi, però, non c’è nessuna intenzione di muoversi da soli e si aspettano le decisioni di Brxuelles.

Come riportato da La Stampa, il premier Draghi in questo momento non esclude nessuno scenario e si è detto pronto ad interrompere l’import del gas russo se l’Unione Europea opterà per il blocco totale come sanzione al Cremlino.

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Enrico Letta
Enrico Letta è l’unico leader politico in pressing su Draghi per lo stop al gas russo © Ansab

La maggioranza, come spesso accade in queste ultime settimane, ha una posizione completamente diversa sullo stop all’import del gas russo. Se la condanna ai fatti di Bucha è stata unanime, sulla richiesta di fermare immediatamente i rapporti con Mosca non c’è una linea comune.

Lo stop è stato richiesto solamente da Letta, mentre tutti gli altri leader politici hanno preferito non affrontare questo argomento e aspettare le decisioni del premier Draghi. Come detto in precedenza, anche il presidente del Consiglio non sembra essere intenzionato a chiudere la partita in breve tempo.

Fonti di Palazzo Chigi confermano la volontà di aspettare l’Unione Europea e altri Stati, come la stessa Germania, prima di prendere una decisione definitiva. Sicuramente lo stop all’import resta sul tavolo e proprio per questo motivo Descalzi è andato in Algeria per trovare un accordo sull’aumento delle forniture. Si tratta di un passaggio fondamentale per essere pronti in caso di una interruzione dei rapporti con la Russia.

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