Pagamenti, sono sempre di più gli italiani che dicono addio al contante

E’ quanto emerge dal report della Banca d’Italia sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia

L’utilizzo del contante in Italia è diminuito drasticamente dal 2016 al 2019, mentre le carte di pagamento sono gli strumenti cashless più utilizzati. Il contante viene utilizzato principalmente nei micropagamenti mentre l’alto utilizzo della tecnologia contactless sembra aver spinto a un maggiore utilizzo delle carte, anche se nel 2019 questa tecnologia era disponibile solo per la metà della popolazione.

A dirlo sono i dati del report della Banca d’Italia sulle abitudini di pagamento degli italiani riportati da ItalPress, che evidenzia le tendenze dei consumatori nel 2020. Ebbene, gli italiani consumano meno contanti rispetto a prima della pandemia e, secondo le ipotesi, dovrebbero mantenere sicuramente questo atteggiamento quando la crisi sarà finita. E’ quanto emerge dal report della Banca d’Italia sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia, secondo le evidenze delle indagini Bce.

Le carte e altri strumenti cashless sarebbero preferibili nel caso in cui l’individuo potesse scegliere il metodo di pagamento senza alcun vincolo, sebbene la maggior parte di essi consideri ancora importante o molto importante l’opzione di pagare in contanti. L’utilizzo di strumenti alternativi dipende principalmente dall’accettazione da parte del destinatario del pagamento mentre in Italia, in più di una transazione su tre regolata in contanti, il contante è l’unico mezzo di pagamento accettato. Inoltre, gli strumenti senza contanti sono poco utilizzati nelle transazioni P2P, dove il contante rimane lo strumento dominante.

Il report evidenzia anche discrepanze geografiche sull’utilizzo del contante, che viene utilizzato maggiormente al Centro e al Sud, dalle donne, dai giovani e dai redditi più bassi. Anche i lavoratori autonomi, le casalinghe, gli studenti ei disoccupati utilizzano principalmente contanti mentre strumenti di pagamento alternativi sono preferiti da persone con titolo di studio più elevato e da persone con reddito medio-alto.

Escludendo i lavoratori autonomi, le categorie che evidenziano un maggiore impiego di denaro contante sono solitamente economicamente dipendenti da altri, prosegue il report, e pertanto possono essere inclini ad utilizzare gli strumenti con cui vengono finanziate. Al contrario, i gruppi che utilizzano più strumenti alternativi hanno maggiori probabilità di essere finanziariamente autosufficienti, avendo la possibilità di esprimere la propria propensione a utilizzare qualsiasi strumento di pagamento. In conclusione, osservando altre transazioni, come i pagamenti a distanza e le bollette, il ruolo del contante appare più limitato. Le carte (sia di credito che di debito) e PayPal sono gli strumenti più utilizzati per i pagamenti a distanza, mentre nel regolamento dei pagamenti in bolletta il contante, le carte o gli addebiti diretti hanno un ruolo quasi uguale. Attualmente i pagamenti più innovativi, come i mobile payments, sono ancora poco diffusi in Italia, fatta eccezione per gli strumenti di pagamento via internet che però si limitano all’e-commerce e agli acquisti a distanza.

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