Smart working: cosa cambia dall’1 aprile

Smart working, cosa cambia con la fine dello stato di emergenza. Ecco tutte le regole messe in campo dal Governo per il lavoro da remoto.

Con la fine dello stato di emergenza termina anche lo smart working? Per questo tema il Governo ha deciso di adottare una strategia diversa dal passato e soprattutto differenziata tra pubblico e privato.

Smart working
Come cambia lo smart working con la fine dello stato di emergenza © Ansa

Per la pubblica amministrazione, su spinta del ministro Brunetta, si è deciso di eliminare l’obbligo del lavoro agile dal 1° aprile e, di conseguenza, per continuare a lavorare da casa bisogna trovare un accordo individuale tra azienda e singolo dipendente.

Discorso diverso, almeno per il momento, per quanto riguarda il settore privato. Il Governo ha dato il via libera ad una proroga fino al 30 giugno. Una misura che ha come obiettivo quello di limitare il più possibile gli assembramenti sui mezzi pubblici in questo periodo di rialzo dei contagi. La misura sarà valutata poi tra qualche settimana e si deciderà se confermala almeno fino al 31 agosto oppure da luglio ritornare alla normalità.

Fine stato di emergenza, le novità per il mondo del lavoro

Lavoro agile
Le novità del mondo del lavoro con la fine dello stato di emergenza © Ansa

Non cambia solamente lo smart working con la fine dello stato di emergenza per il mondo del lavoro. Il Governo, come annunciato dallo stesso ministro Speranza nella conferenza stampa subito dopo il via libera all’ultimo decreto, ha deciso di eliminare la sospensione per i dipendenti non vaccinati.

Di conseguenza per andare sul luogo di lavoro basta avere il Green Pass base e non più quello rafforzato almeno fino al 30 aprile. Successivamente si valuterà se confermare questa misura oppure eliminare definitivamente la certificazione verde. Molto dipenderà dall’andamento dei contagi.

Si tratta, comunque, di un primo passaggio verso quel ritorno alla normalità che ormai manca da due anni. Vedremo nelle prossime settimane se questa mappa sarà confermata oppure la pandemia costringerà al Governo a fare un passo indietro o avanti sulle misure che sono attualmente in vigore nel nostro Paese per cercare di convivere con il Covid.

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