Derby, Di Canio: “La Roma si è mangiata la Lazio che pensava ai tocchetti” [VIDEO]

L’ex giocatore della Lazio ora opinionista Sky ha elogiato la vittoria dei giallorossi: “Mourinho ha fatto un capolavoro”

Nessuna pietà per la sua ex squadra. Dopo aver criticato l’arrivo nella capitale di Mourinho, adesso Paolo Di Canio ne tesse le lodi per come ha preparato il derby. L’ex attaccante biancoceleste ora opinionista di punta di Sky, che di derby se ne intende parecchio, avendone giocati e vinti un po’, ha espresso la sua opinione sulla vittoria della Roma sulla Lazio. “Un successo netto, senza storia e senza alcun rammarico da parte laziale. La Roma si è letteralmente mangiata la squadra biancoceleste senza alcun problema o sofferenza particolare“. E’ secco Di Canio e non perdona la sua ex squadra, quella per cui tifa, ma non può ignorare la prestazione della formazione giallorossa.

Di Canio veggente
Paolo Di Canio durante la trasmissione Sky Calcio Club (foto notizie.com)

Secondo Paolo Di Canio la squadra di Mourinho ha dettato legge e non ha avuto alcuna pietà per i suoi avversari: “La partita è stata preparata benissimo, e in questo Mourinho è un leader indiscusso, un vero fuoriclasse, anche perché è riuscito a stimolare i suoi giocatori che in campo erano avvelenati. E anche giustamente perché i derby si vincono così“.

“La Lazio pensava a fare i tocchettini, mentre la Roma dominava”

Paolo Di Canio
Paolo Di Canio © Getty Images

“Il derby si estrapola da ogni contesto – ha aggiunto Di Canio – la Roma non veniva da grandi prestazioni con Udinese e Vitesse, ma ha dominato in lungo e in largo la partita. Dominio di Oliveira e Cristante, di sicuro fare un gol dopo cinquanta secondi può cambiare e forse un po’ condizionare. Questo derby può aiutarti a fare un ottimo finale di stagione. Succede nei derby, soprattutto quando li vinci in questo modo”

E sulla Lazio non tenero per niente anzi Paolo Di Canio sembra fare come la Roma, non conosce pietà con la squadra di Sarri e dette da lui certe parole hanno un certo effetto: “Doveva arrivare una squadra con un certa identità, Sarri che aveva trovato una quadra, invece sono arrivati pensando di fare i tocchettini e dall’altra parte la Roma se l’é mangiata come se fosse niente. Ma l’immagine della partita per me è una sola, ovvero il ragazzino Zalewski che si è letteralmente bevuto Felipe Anderson. Bevuto”.

Impostazioni privacy