Ucraina, Meloni: ‘Con sconfitta Kiev, Occidente rischia effetto domino’

In merito alla situazione che si sta verificando in Ucraina, la leader di ‘Fratelli d’Italia’, Giorgia Meloni, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’

Ucraina, la Meloni risponde a Salvini
Giorgia Meloni (Ansa Foto)

La situazione in Ucraina si fa sempre più preoccupante e pericolosa. Lo sa bene anche Giorgia Meloni che ha voluto rilasciare delle dichiarazioni al ‘Corriere della Sera‘. Ci ha tenuto a ribadire che il nostro paese continuerà a fare parte dell’Alleanza atlantica, ovviamente utilizzando lo spirito attento e critico. Poi non è mancata la frecciatina nei confronti di altri partiti politici.

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Questi ultimi colpevoli di “fare da cheerleader di capi di stato stranieri“. Le immagini che arrivano da Kiev sono terribili. La reazione da parte del popolo ucraino, considerata “patriottica” dalla stessa politica, vuol dire solamente una cosa per lei: “Dobbiamo continuare a difendere l’integrità di una nazione sovrana“.

Ucraina, Meloni: “Sconfitta Kiev provocherebbe effetto domino in Occidente

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Giorgia Meloni (Ansa Foto)

La resistenza da parte del popolo ucraino continua ed anche in maniera eroica visto che anche i civili stanno impugnando le armi per difendere il proprio paese dall’invasione russa. In caso di una sconfitta di Kiev, però, la stessa Meloni vede tutto “nero”: “Provocherebbe un effetto domino in tutto l’Occidente. Non è da escludere che la Cina possa invadere Taiwan. Le conseguenze per noi sarebbero enormi“. Per quanto riguarda la questione profughi: “Sono favorevole ad accoglierli. Basta con le menzogne. Le donne, i bambini loro lo sono davvero“.

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Le sanzioni dell’Unione Europea stanno colpendo inevitabilmente la Russia che, di conseguenza, non fornirà più beni necessari per il nostro paese. Ad esempio, senza il gas russo sarebbe un problema per noi italiani?L’aumento delle bollette sarebbe inevitabile. Il nostro partito presenterà a Draghi un piano occidentali che riguardi tutti i Paesi colpiti. Stiamo parlando di un programma a fondo perduto, non di nuovi debiti. Altrimenti sarebbe un problema enorme per le famiglie ed imprese”.

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