Guerra Ucraina, anche McDonald’s contro la Russia: decisione inevitabile

In merito a quello che si sta verificando in Ucraina, anche una delle catene di ristoranti e fast food più importanti al mondo come ‘McDonald’s’ ha deciso di scendere in campo e di dare un segnale importante nei confronti della Russia. La decisione è stata presa solamente pochi minuti fa ed è ufficiale

McDonald's, pugno duro contro la Russia
McDonald’s, pugno duro contro la Russia (Ansa Foto)

Tredicesimo giorno di combattimento in Ucraina. I civili continuano la loro fuga dalle città con la speranza di arrivare, quanto prima, al confine con la Polonia o in altri paesi per mettersi al riparo. La situazione non è assolutamente delle migliori visto che in alcune città si continua a sparare e a bombardare. I morti aumentano giorno dopo giorno e, come riportato in precedenza, si fa tutto più complicato. Nel frattempo continuano le sanzioni e danneggiamenti nei confronti della Russia, protagonista di questo conflitto.

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Dopo l’Unione Europea, anche lo sport ed altre aziende importanti hanno deciso di interrompere i loro rapporti con il paese di Vladimir Putin. Proprio negli ultimi minuti è arrivata la decisione ufficiale da parte di una delle catene di fast-food più importanti al mondo. Come avete ben potuto notare stiamo parlando di ‘McDonald’s‘. Anche l’azienda degli Stati Uniti D’America ha deciso di usare il pugno duro e di applicare delle dure sanzioni.

McDonald’s sta con l’Ucraina: chiusi punti vendita in Russia

McDonald's, pugno duro contro la Russia
McDonald’s, pugno duro contro la Russia (Ansa Foto)

Secondo quanto riporta l’agenzia ‘Bloomberg‘, citando anche l’Associated Press, l’azienda ha deciso di chiudere (almeno temporaneamente) ben 850 punti vendita in Russia. Decisione inevitabile dopo gli ultimi avvenimenti che si stanno verificando in Ucraina dopo che i soldati di Putin stanno continuando ad avanzare e attaccare.

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Una decisione che arriva solo dopo pochi giorni dove alcuni utenti, specialmente sui social network, aveva criticato la catena di ristoranti per non aver preso una posizione in merito a questo conflitto. Tanto è vero che alcune persone chiedevano il boicottaggio.

 

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