In merito a quello che si sta verificando in Ucraina da quasi due settimane e le pesanti sanzioni nei confronti dei russi, anche lâItalia subisce un gravissimo crollo per quanto riguarda il turismo. Mai cosĂŹ tante disdette in questi ultimi giorni
Non si può far finta di niente in merito a quello che sta succedendo in Ucraina dove da ben dodici giorni il paese orientale è continuamente attaccato da bombe e colpi di kalashnikov da parte dei militari russi, intenzionati a continuare il loro processo di invasione.
LâUnione Europea, di certo, non è rimasta a guardare ed ha deciso per le peggiori sanzioni nei confronti della Russia di Vladimir Putin. In tanti hanno preso questâesempio ed hanno deciso di interrompere ogni tipo di rapporto con aziende russe e non solo.
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In merito a questo, però, anche i russi hanno deciso di attivare questa sorta di ripicca nei confronti degli altri paesi che gli hanno chiuso le porte in faccia. In che modo? Facendo crollare il turismo.
Specialmente in Italia dove, negli ultimi giorni, per via della fine dei rapporti con i russi sono state segnalate tantissime di disdette di hotel e altro in vista del periodo di Pasqua. Non sono bastati i due anni di pandemia per via del Covid, adesso anche la guerra sta creando non pochi problemi in questo settore.
Basti pensare che, solo a Pasqua, lâassenza dei visitatori provenienti da Mosca vorrĂ dire solamente una cosa: venti milioni in meno di mancati incassi per le nostre strutture. Non è un mistero che i russi, insieme a quelli americani e cinesi, sono considerati dei veri e propri âtop spenderâ. Gli ultimi dati, relativi al 2019, parlano molto chiaro: sono stati 1,7 milioni di russi che hanno soggiornato nel nostro paese.
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Tra le cittĂ a forti rischio troviamo Roma che è pronta a perdere ben 150 milioni (senza big spender russi). Poi troviamo Verona e Venezia e Milano. Anche questâanno, per un altro motivo ben diverso dal virus, il settore turistico lancia lâallarme.
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