Ucraina, l’Onu ha annunciato i primi dati ufficiali dei rifugiati che hanno lasciato il loro paese per scappare dalla guerra e andare altrove. Nel frattempo in Italia iniziano gare di solidarietà per accoglierli
Dal 24 febbraio, giorno in cui sono iniziati i bombardamenti in Ucraina, moltissime persone sono scappate dal loro paese. A piedi. Per raggiungere un’altra destinazione. Quale? Nessuno lo sa. Il paese confinante più vicino per cercare di trovare la pace e allontanarsi dalla guerra. Donne, uomini e bambini si sono messi in cammino senza alcuna meta. Arrivano i dati ufficiali di chi ha preso quelle poche cose che è riuscito a recuperare dalle loro case e si è messo in viaggio.
1,7 milioni sono coloro che hanno lasciato l’Ucraina. Basti pensare che solamente 1 milione si trovano in Polonia. Un numero che, a quanto pare, è destinato ulteriormente a crescere. La Moldavia, invece, già piccola di suo è al limite della saturazione (ne ha accolti già 230mila). A riportarli è il sito ufficiale dell’Onu. Per quanto riguarda l’Italia, invece, sono 17mila i profughi che hanno raggiunto il nostro paese. 3mila solamente nella giornata di oggi.
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Non è finita qui visto che altre 5 milioni di persone sono attese. Come ha riportato l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, questi numeri non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale. Il primo ministro della Moldavia, Natalia Gavrilita, ha annunciato alla ‘Cnn‘ che un bambino su otto è un rifugiato. Non solo: ha anche dichiarato che la situazione del suo paese sta diventando insostenibile ed ha chiesto aiuto all’Unione Europea, con la speranza che intervenga quanto prima.
Ucraina, l’Italia pronta ad accogliere i rifugiati: anche il Viminale apre le porte
Questi, invece, i dati delle altre nazioni che hanno accolto i rifugiati: Turchia 20mila, Irlanda 1800, Regno Unito solamente 50 (ma sono sicuri che aumenterà nelle prossime settimane), Germania più di 50mila. Tornando in casa nostra, invece, Luciana Lamorgese ha dichiarato che l’Italia non farà mancare il suo aiuto. Dal Viminale, invece, il sottosegretario Carlo Sibilia ha aperto le porte agli ucraini che sono scappati dalle loro città offrendo stanze e altro.
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Prima però bisogna avvisare la prefettura (che sta lavorando da giorni per trovare una sistemazione). Nel frattempo alcune città hanno iniziato con le loro iniziative di accoglienza: da Genova fino ad arrivare a Bari, passando per Milano e Roma. Anche nel veneto sono iniziati ad arrivare, tanto è vero che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ne ha accolti cinque nella sua abitazione.
