Ucraina, Salvini: “Valuto possibilità di andarci. Italia non vuole guerra”

Guerra Ucraina, il segretario della Lega Matteo Salvini è intervenuto direttamente dalla Camera dove ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a quello che sta accadendo nel paese orientale

Matteo Salvini sulla situazione in Ucraina e non solo
Matteo Salvini (Ansa Foto)

Nel corso della conferenza stampa che si sta tenendo attualmente nella Camera ha parlato il leader della ‘Lega‘, Matteo Salvini. Inevitabilmente non si è potuto non parlare dell’argomento di questi giorni, ovvero della guerra in Ucraina. Il politico non fa molti giri di parole e punta il dito contro una persona: ovvero Vladimir Putin. “In questo momento c’è uno che invade ed uno che è invaso. Putin ha aggredito e Zelensky che è stato aggredito“.

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Stiamo pensando di esserci in presenza. Un conto è manifestare a Berlino, ma una cosa è esserci“. Non nasconde il fatto che gli farebbe molto piacere che ci sia un flusso di combattenti per la pace. Non solo: nella serata di ieri ha avuto un colloquio telefonico con i leader sia della Polonia che dell’Ungheria.

Ucraina, Salvini: “Nucleare? Sarebbe ultima guerra della storia

Matteo Salvini sulla situazione in Ucraina e non solo
Matteo Salvini (Ansa Foto)

Salvini ha voluto chiare anche la posizione dell’Italia in merito alla guerra che si sta verificando in Ucraina: “Il nostro paese è sempre stato per il dialogo. Qui abbiamo la Santa Sede che ha anche contatto con la chiesa ortodossa in Russia, credo sia il luogo migliore per una conferenza di pace“. Ha aggiunto inoltre che il popolo italiano non vuole assolutamente una guerra. E su un possibile conflitto nucleare: “Sarebbe l’ultimo della storia“.

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Sulla questione “profughi” ci ha tenuto a precisare: “Non bisogna confonderli con chi sbarca con il telefonico e poi li ritrovi alla Stazione Termini a spacciare, quelli sono delinquenti. Non confondiamoli con i profughi che scappano dalla guerra fatta di bombe. Qui stiamo parlando di bambini, orfani e vedove. Devono essere accolti sempre“. In conclusione: “Qualche dichiarazione da parte di colleghi allontana la pace, dobbiamo riportare i due soggetti al dialogo“.

Parlare con i russi?Se devo chiedere di fermare gli attacchi lo farò senz’altro. E’ il mio mestiere. Spero lo faccia anche il ministro degli Esteri. Sono solamente un segretario di un partito“.

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