Covid, il piano del Governo per far ripartire il turismo

Una road-map per eliminare le restrizioni e favorire il turismo in vista di Pasqua. E’ questa la prossima mossa del Governo per avvicinare il ritorno alla normalità in Italia.

La situazione Covid in Italia è in netto miglioramento e il Governo, come confermato dal Corriere della Sera, è al lavoro per eliminare le restrizioni e far ripartire il settore del turismo anche sfruttando le vacanze pasquali.

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Il turismo è il settore più colpito dalla pandemia © Ansa

Il primo passo di questo nuovo calendario, che potrebbe essere presentato agli italiani già la prossima settimana, è l’addio dello stato di emergenza. Successivamente, quindi da aprile, dovrebbero essere tolte le restrizioni per quanto riguarda bar e ristoranti, ma sulle tempistiche si deve aspettare ancora qualche giorno.

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Il premier Draghi, infatti, ha già iniziato il confronto con tutti i partiti e il Cts e presto dovrebbe definire questo calendario per consentire al nostro Paese di ripartire anche economicamente.

Covid, il piano del Governo per favorire il turismo

Turismo Italia
Il piano del Governo per far ripartire il turismo in Italia © Ansa

Le priorità sono diverse e tra queste c’è anche la ripartenza del turismo. Molti dei Paesi vicini, come Spagna e Francia, hanno eliminato quasi tutte le restrizioni e questo costringe il premier Draghi a fare lo stesso in vista delle vacanze pasquali per non rischiare di mettere definitivamente in crisi il settore.

Per questo motivo dal 1° aprile molto probabilmente via l’obbligo del Green Pass rafforzato per i ristoranti e i bar all’aperto. Possibile anche una mancata proroga della certificazione verde ottenuta con vaccino o guarigione per alberghi, fiere e congressi.

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Si prevede anche la possibilità di riconoscere i vaccini non approvati da Ema per la concessione del Green Pass e, di conseguenza, far circolare liberamente i turisti senza particolari limitazioni. Nessuna decisione è ancora stata presa, invece, sui mezzi di trasporto. Su questo tema c’è una divisione all’interno della maggioranza e il premier si è presto qualche giorno di riflessione prima di comunicare la sua decisione.

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