Turchia, il presidente Erdogan ha fatto arrestare una nota giornalista del paese. Quest’ultima, a quanto pare, lo avrebbe offeso grazie ad un proverbio che non è stato digerito
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, ha fatto arrestare una nota giornalista del paese. Stiamo parlando di Sedef Kabas. Quest’ultima è stata portata direttamente in carcere in attesa di un processo. Il motivo di tutto questo? Quello di aver insultato il presidente con un proverbio turco che fa cosi: “Un bue non diventa re solo entrando nel palazzo, ma il palazzo diventa un fienile“.
Troppo per il numero uno della Turchia che non ha digerito la frase ed ha deciso di far ammanettare la donna. Coì il vice capo del partito al governo, Numan Kurtulmus, ha denunciato l’accaduto: “Insultare il presidente con espressioni volgari è un attacco alla volontà nazionale“.
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Coloro che appartengono al governo hanno attaccato la giornalista, mentre i politici dell’opposizione sono dalla parte della donna perché ha il “diritto di parola”. Tanto è vero che Meral Aksener, capo del partito di opposizione, ha dichiarato che questa attuale mentalità che vige in Turchia presto andrà via e che regnerà nuovamente la giustizia nel Paese.
Offese ad Erdogan, quanto rischia Sedef Kabas?
La giornalista turca #SedefKabas è stata arrestata accusata di aver insultato #Erdogan. Ieri aveva citato il proverbio: “Quando il bue viene al palazzo, non diventa un re. Ma il palazzo diventa un fienile”. #Kabas https://t.co/0mlbnIuZya pic.twitter.com/v3uSENh075
— Affari Politici (@affari_politici) January 22, 2022
Sedef Kabas rischia, almeno, fino a quattro anni di carcere per le offese rivolte ad Erdogan. Tanto è vero che nel mese di ottobre la Corte europea per i diritti umani aveva chiesto al paese turco di cambiare questa legislazione dopo che la stessa era considerata una “violazione di libertà di espressione“.
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Non si tratta del primo episodio che accade visto che almeno migliaia di persone, specialmente negli ultimi sette anni con Erdogan a capo del paese, sono state condannate per questo motivo.