Violenza, risse e video in rete: baby gang in azione, allarme sociale

Risse, violenza e baby gang in azione: gli interventi delle Forze dell’ordine si moltiplicano e l’allarme è alto.

L’ultimo episodio si è registrato sabato sera a Torino. Più di 200 giovani si sono organizzati sul web. Punto di ritrovo il parcheggio di un supermercato, vero e proprio “ring” per dare sfogo alla violenza. Due gruppi, pronti a prendersi a botte in un episodio sul quale indagano i Carabinieri per capirne i motivi.

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Si moltiplicano le richieste alle forze dell’ordine durante le serate della movida: risse e violenze, allarme massimo

Non è l’unico però. Da Parma a Milano, ma anche nella capitale, in Sicilia e Campania, sono molte le situazioni analoghe. Quasi tutte riprese e scambiate nelle chat private, con video che si diffondono rapidamente sugli smartphone e finiscono inevitabilmente in rete.

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Troppo frequenti gli episodi. Tutto lascia pensare che ci sia un filo conduttore, e per gli esperti tale violenza è riconducibile al disagio alimentato dalla pandemia, dalle chiusure, dalla difficoltà nel socializzare.

Violenza e risse, episodi in aumento in Italia: per gli psicologi l’allarme è altissimo

Carabinieri
Troppi casi, gli psicologi lanciano l’allarme © Ansa

Le dinamiche sono simili e le ricostruzioni anche. Gruppi di vere e proprie baby gang si sfidano, consapevoli di uscire fuori alla ricerca dello scontro. In altri casi invece si cerca il contatto, spesso in gruppo contro persone sole, magari indifese. E le immagini scorrono a fiumi sui fili del web, pronti a testimoniare la violenza. 

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Per gli esperti il disagio deriva dal lockdown, dalle difficoltà nella gestione di un carico emotivo pesante in età giovanile, e ancora dall’incapacità di socializzare quando tutto spinge i giovani ad allacciare rapporti più sui social che nella vita reale. Per gli psicologi è allarme sociale. Le scuole chiuse, i centri sportivi svuotati, l’altalena di informazioni fra chiusure e riaperture. Una sorta di repressione che trova libero sfogo nel peggiore dei modi. E i numeri nel 2021 sono cresciuti in maniera drastica e preoccupante, così tanto da far moltiplicare le chiamate dei genitori agli psicologi e gli interventi delle forze dell’ordine, sempre pronte a scavare per capire cosa ci sia dietro ad una escalation così rapida e pericolosa.

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