Berlusconi: sinistra compatta contro il Cavaliere, ma prima…

Il centrosinistra è compatto contro la candidatura di Berlusconi al Colle, ma poco tempo fa le loro dichiarazioni erano diverse.

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Il centrosinistra è compatto nel suo “no” verso la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. L’ex premier sembra essere il nome voluto dalla destra per il Colle, ma la frangia politicamente opposta a lui non è d’accordo con la sua candidatura. Eppure, poco tempo fa, le dichiarazioni legate al nome del Cavaliere erano tutt’altro che negative. Conte, Di Maio, Letta, Prodi. Tutti nomi che sembrano aver cambiato idea rispetto alle capacità del Cavaliere di governare l’Italia. Andiamo a rivedere le dichiarazioni incriminate.

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Partiamo dal presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Anche lui ex premier, ha speso delle parole positive nei confronti di Berlusconi. “Ha avuto un ruolo istituzionale importante. Berlusconi ha fatto molte cose buone. Ha interpretato la brama di cambiamento di una fetta del Paese che si è identificata con la sua figura”. Pur ammettendo che la sua carriera è stata macchiata da “un conflitto pervasivo d’interessi”, Conte ha dunque espresso un parere positivo sul Cavaliere, che oggi definisce “Irricevibile e improponibile” come presidente della Repubblica.

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Passiamo all’attuale ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Le sue dichiarazioni, precedenti alla candidatura di Berlusconi al Quirinale, erano molto interessanti. Nel dettaglio, Di Maio ha dichiarato che avrebbe voluto avvertire il Cavaliere del comportamento di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “La mattina dicono a Berlusconi di volerlo eleggere al Colle, ma la sera tramano per affondarlo”. Di Maio ha però speso parole positive verso il Cavaliere. Il ministro ha infatti ammesso di riconoscere il “vero senso di genuinità” con cui Berlusconi avrebbe intenzione di candidarsi al Quirinale.

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Un altro ex premier ha precedentemente espresso parole positive rispetto a Berlusconi, pur delegittimandolo successivamente. Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, oggi definisce la candidatura del Cavaliere al Quirinale “un vicolo cieco”. Letta ha inoltre detto che servirebbe una figura super partes, profilo che chiaramente non può essere il Cavaliere, icona di centrodestra. Ebbene, poco tempo fa, in Parlamento, Enrico Letta definiva Berlusconi “un grande” dopo un intervento del Cavaliere in Parlamento.

L’ultimo personaggio che sembra essersi ricreduto sulla figura del Cavaliere e sulle sue capacità istituzionali è Romano Prodi, altro ex premier nonché ex presidente della Commissione europea. Tempo fa, Prodi elogiava Berlusconi per aver riunito i moderati dopo la caduta del Muro di Berlino, creando il centrodestra. Pur essendo un rivale del Cavaliere, Prodi ha dunque riconosciuto la capacità istituzionale e strategica del Cavaliere. Ultimamente, però, le sue dichiarazioni sulla candidatura del Cavaliere al Colle hanno un sapore diverso. “Berlusconi al Quirinale? Se imparasse a contare, capirebbe che non si può realizzare“.

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