Restaini (Anci): “Abbiamo studiato un controesodo per limitare lo spopolamento”

La coordinatrice dell’Anci Lazio: “Qualcosa si sta muovendo in positivo. A breve un incontro con il Ministro Gelmini”

Lo spopolamento delle aree interne e montane del Lazio è un problema serio che ha portato a numeri impressionanti. Lubiana Restaini, coordinatrice dell’Anci Lazio, spiega le misure che si stanno studiando per evitare ulteriori difficoltà: “L’abbiamo chiamata, come Anci, CONTROESODO, la strategia per interrompere lo spopolamento delle aree interne e montane che in un quinquennio ha segnato qui nel Lazio, un gap di 23.000 unità in meno, come se fossero scomparsi gli abitanti di 23 Comuni da 1000 cittadini ciascuno, che hanno portato con loro, memoria collettiva, culture ancestrali, attitudini artigiane, folclore, impoverendoci tutti. Ciò ha comportato elaborazione e pressione sugli enti regionali e nazionali ed ora per quanto riguarda i Comuni montani, che nel Lazio organizzati in 22 Comunità Montane sono 245, qualcosa si sta muovendo in positivo”.

Lubiana Restaini dell’Anci Lazio (Facebook)

In proposito il vicepresidente vicario Anci Roberto Pella,  ha dichiarato: “L’Anci è fortemente impegnata a creare le migliori condizioni possibili perché le persone restino o tornino in montagna ed i Comuni montani siano i protagonisti di una nuova stagione di ripopolamento: è da lì che può partire una vera ripresa dei territori periferici e dell’intero Paese”. La Restaini prosegue:La nuova legge sulla montagna infatti è stata messa a punto dal Tavolo tecnico scientifico nazionale istituito lo scorso anno presso il Dipartimento degli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio, che ha licenziato un testo come cornice normativa organica e più attuale, colmando lacune e ritardi del periodo di precedente normazione. E’ importante che si stia lavorando in parallelo ad un’adeguata copertura finanziaria delle norme, predisponendo un Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, già dotato, dalla legge di bilancio appena approvata, di uno stanziamento di 100 milioni di euro per il 2022 e di 200 milioni di euro a partire dal 2023”.

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I temi centrali per il futuro della montagna, sono la fiscalità di vantaggio – che come Anci “ci piace definire di equa fiscalità – e le relative misure di compensazione finanziaria; poi la sanità, la scuola, i servizi, dal metano alla banda larga, e le condizioni che favoriscono maggiormente l’occupazione in montagna, tutti aspetti da tempo inseriti nell’ambito dell’Agenda Controesodo”. Per dare concretezza a queste innovazioni, che vanno di pari passo con alcuni punti da chiarire nella fase di elaborazione e nel passaggio parlamentare, “Anci si farà promotrice di un incontro anche dei rappresentanti delle associazioni dei Comuni montani come Uncem, con la ministra Gelmini. E’ un successo importante che come Consulta Piccoli Comuni di Ancilazio salutiamo con favore esprimendo soddisfazione anche per il piccolo contributo che in questi anni abbiamo dato, in termini di partecipazione ed elaborazione, e con progetti dedicati nello specifico al ripopolamento come “ATTRAZIONE DI NUOVI RESIDENTI NELLE AREE INTERNE, che stiamo portando avanti con la Regione”.

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