Covid, Mercoledì 12 incontro Governo, Regioni e Lega sulla serie A

Il Ministro per gli Affari Regionali Gelmini lavora per trovare un’intesa e uniformare le regole per garantire la regolarità del campionato

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Nel caos c’è ancora più caos. Contagi che salgono, Asl che intervengono e Asl che non lo fanno, partite che saltano come birilli e altre che si giocano con un numero di giocatori esiguo. Con così tanta confusione non si può andare avanti in questo modo si rischia che il torneo non si concluda, quindi è imperativo trovare una soluzione rapida e indolore. Il governo scende in campo e prova a lavorare ad un intesa tra le Regioni e la Lega di Serie A per “stabilire una regolamentazione uniforme e con criteri precisi” al fine di “garantire la regolarità del campionato e la sicurezza di giocatori e appassionati“.

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Lo dice il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini annunciando che mercoledì 12 gennaio ci sarà una riunione della Conferenza Stato-Regioni per trovare l’intesa con la Lega Calcio di serie A, alla quale parteciperanno anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario con delega allo Sport Valentina Vezzali. E’ stata soprattutto lei a spingere per questa soluzione.

L’obiettivo è trovare soluzione per finire torneo

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La Serie B rinvia le ultime due giornate per l’emergenza Covid? © Getty Images

L’obiettivo dell’incontro, spiega il ministro Gelmini, è quello di garantire il prosieguo del campionato nonostante l’aumento dei casi. “Anche negli ultimi giorni – aggiunge il Ministro degli Affari Regionali – abbiamo avuto diverse decisioni e diverse interpretazioni di situazioni apparentemente analoghe, con le Asl spesso contrapposte alla Lega Serie A“. Per questo, conclude la Ministra Gelmini, “è in atto un approfondimento ed il tema verrà trattato mercoledì 12 gennaio durante una Conferenza Stato-Regioni convocata ad hoc.

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Quanto è successo prima di rientrare dopo la sosta natalizia è stato troppo eclatante e delittuoso, anche perché tutti sono stati presi in contropiede dalle “pittoresche” decisioni che sono state decise da alcune aziende sanitarie locali. Il caso più significativo è stato il balletto tra quella di Napoli, che non voleva far partire la squadra per Torino, e quella della città piemontese che ha bloccato diversi giocatori partenopei.

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