Camillo Franchi Scarselli, presidente di Atleticom e del comitato organizzatore della gara, ha espresso la sua rabbia: âCâè profonda amarezza, chiediamo che ci venga riconosciuto il danno economico e dâimmagineâ. Tanti atleti erano giĂ nella Capitale pronti a partecipare.Â
Annullata la decima edizione dellâAtleticom We Run Rome. Una decisione arrivata a seguito della richiesta di stop della Asl Roma 1, a distanza di 72 ore dallâordinanza firmata dal sindaco Gualtieri. âChiediamo che ci venga risarcito il danno economico e dâimmagineâ, ha tuonato Camillo Franchi Scarselli, presidente di Atleticom e del comitato organizzatore della gara. âCâè profonda amarezza, un giornalista la sera prima della gara, alle 22.45, ci ha comunicato dellâordinanza del Sindaco, in un attimo è stato cancellato il nostro lavoro di tanti mesi. La comunicazione ci è stata inviata per pec la mattina del 31 dicembre, senza riferimenti allâautorizzazione ricevuta il 27 con tutti i pareri favorevoli per procedere. Su alcuni giornali abbiamo letto che con questa decisione di fermare tutto era stata evitata una bomba epidemiologicaâ.Â
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Gli atleti erano pronti a disputare la corsa, Camillo Franchi Scarselli ha pensato anche a loro: âCi scusiamo con i tanti podisti iscritti, molti sono venuti a Roma apposta, e anche con gli oltre 500 operatori della Protezione Civile e Polizia Municipale. E poi alle associazioni, ai fornitori e alla Fidal. Era stata predisposta una âbollaâ per la gara, non entriamo negli argomenti sanitari, ma ho fatto un sopralluogo a Via del Corso e mi sembrava che fossi piĂš al sicuro nel percorso transennato della corsa che nel caos in cui mi trovavo in quellâesatto momentoâ. Le decisioni per contrastare la diffusione del virus, secondo il presidente di Atleticom, potevano arrivare con tempi e modalitĂ diverse: âLa sicurezza viene prima di tutto, ma noi siamo convinti di aver fatto il necessario in coordinamento costante con la Federazione e con gli Uffici del Comune. Tutto ciò ci lascia una profonda amarezza, nessuno ci ha convocato per chiederci o ragionare su quali potessero essere i protocollo giĂ messi in attoâ.Â