Mascherine Ffp2, quanto ci proteggono? Lo studio su Covid e Omicron

Uno studio chiarisce il livello di protezione delle mascherine Ffp2 dal Covid e dalla nuova variante Omicon: ecco cosa c’è da sapere.

mascherine ffp2
Mascherine Ffp2, ecco quanto ci proteggono (Youtube)

Aerei, stadi, teatri, mezzi pubblici. Le mascherine Ffp2 sono ormai obbligatorie in alcuni contesti, specialmente dove non c’è la possibilità di rispettare il distanziamento. Sono state inoltre al centro del dibattito sulla quarantena, che secondo le nuove norme potrà essere ridotta per chi ha avuto contatti ma si è sottoposto al booster solo indossando questo tipo di protezione. Resta quindi da chiarire quale sia il grado di sicurezza offerta a chi le indossa. E in tal senso ad offrire una ampia panoramica è stato uno studio condotto in Germania.

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Ffp sta infatti pe face filtrant, ed è proprio nei filtri la vera differenza rispetto alle normali mascherine. Grazie ad una serie di strati di diversi tessuti, alternati da uno strato di polipropilene, le mascherine intercettano anche le particelle sospese nell’aria, perfino le più impercettibili. Lo studio conferma con i numeri quale è la possibilità di contrarre il virus con un apparato di protezione ben indossato. E i numeri sono davvero molto bassi.

Mascherine FFp2, ci proteggono anche davanti ad un positivo

Mascherina Ffp2
Governo al lavoro per calmierare i prezzi della mascherina Ffp2 © Ansa

Gli studi condotti affermano che se una persona non vaccinata e una positiva al Covid restano a contatto, anche a distanza di 3 metri, in meno di 5 minuti anche il negativo verrà infettato al 100%. Se entrambe invece indossano in modo corretto le mascherine FFp2, tale possibilità si riduce allo 0,1%. Lo conferma l’indagine pubblicata dal Max Planck Institute, organizzazione di ricerca tedesca. E nell’affermare ciò, si ribadisce che con un corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, anche dopo 20 minuti di contatto fra soggetto positivo e un altro non vaccinato, il rischio sale “solo” al 4%.

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Altri istituti hanno invece portato avanti analisi sulle differenze fra le Ffp2 e gli altri tipi di mascherine. L’efficienza di quest’ultime è stimata attorno al 98,4%, mentre con le comuni chirurgiche la capacità di trattenere le particelle virali sono sensibilmente più basse. Resta quindi il problema dei costi, sul quale si sta lavorando visti gli obblighi. La certezza però è che l’utilizzo delle Ffp2 sia forse insieme ai vaccini l’arma migliore per il contenimento del Covid. Anche della variante Omicron, che già produce numeri allarmanti e senza i supporti di protezione avrebbe un impatto ancora più pesante.

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