Rimini, donna aggredita e minacciata: “Ti faccio a pezzi con una sega”

Un 40enne di origine albanese ha aggredito pesantemente la compagna, che si è rivolta alle autorità

I casi di violenza sulle donne sono in continuo aumento. L’ultimo si è verificato a Rimini

L’ennesima violenza sulle donne. L’ennesimo caso di minacce e aggressioni da parte di un uomo nei confronti della sua ex compagna. Ma stavolta, sono scattate le manette, che hanno evitato guai ben più seri. La persona arrestata si era già macchiata di atti di violenza e minacce serie e pesanti, tanto da spingere gli inquirenti ad intervenire con rapidità.

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I fatti sono accaduti a Rimini e portano alla luce del sole l’ennesimo episodio di violenza familiare. Un uomo è stato arrestato dai carabinieri, dopo l’ennesimo atto nei confronti della sua ex compagna. Un incubo per la ragazza che si protraeva da anni. “Ti butto dal balcone e ti faccio a pezzi con una sega”, ha urlato più volte l’aggressore, che ha minacciato di morte la moglie, arrivando addirittura a tentare di strangolarla. L’uomo, un 40enne di origine albanese, è stato arrestato questa mattina per maltrattamenti in famiglia e ubriachezza abituale, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani che ha coordinato le indagini dei carabinieri di Rimini.

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Anche dopo la separazione, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 40enne non aveva smesso di maltrattare la donna, minacciandola di morte. Aggressioni, attacchi, minacce, violenze fisiche, verbali oltre che economiche. L’uomo teneva la moglie in una condizione di totale dipendenza per il sostentamento. Ha continuato a infastidire l’ex compagna che, esasperata, si è rivolta alle forze dell’ordine. I carabinieri hanno tenuto d’occhio il 40enne albanese e, dopo l’ennesimo grave episodio, risalente a fine novembre, hanno deciso di intervenire senza perdere troppo tempo. Attraverso un’indagine velocissima la Procura ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere eseguita questa mattina. Per la donna l’incubo è finalmente finito.

 

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