La giornalista dimostra solidarietà nei confronti della collega di Toscana Tv, molestata da un tifoso dopo Empoli-Fiorentina: “Scena agghiacciante, nessuno l’ha difesa. Noi donne non ne possiamo più, basta anche con i cori a Diletta Leotta”.

Si è messa nei suoi panni, a volte purtroppo ha confidato di averli vestiti. “La scena è stata agghiacciante, ma non mi stupisce quanto è successo a Greta perché fa il paio con tutte le scene più o meno dirette a cui ho assistito e di cui sono stata oggetto in tanti anni di lavoro”. Francesca Sanipoli, ex giornalista Rai, ha risposto in esclusiva alla redazione di notizie.com per commentare la vicenda che ha coinvolto Greta Beccaglia di Toscana Tv, molestata in diretta da un tifoso al termine di Empoli-Fiorentina. “Non la conosco di persona, è stata molto brava a gestire con calma la situazione, con queste persone non si sa mai, non è passata dalla parte del torto. Ho sentito che vuole denunciare il tifoso, non posso che incoraggiarla a farlo, deve finire questa storia che se sei donna e fai un lavoro da ‘uomo’, allora devi essere oggetto di tante rotture di scatole a tutti i livelli”. 

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I cori contro Diletta Leotta: “Quanto sono beceri”

L’episodio di Greta non è un caso isolato e Sanipoli rincara la dose condannando non solo le molestie fisiche. “Non mi hanno mai messo le mani addosso,non lo avrei mai permesso, avrei piantato un casino. Però ho sentito cori nei miei confronti e di tante altre donne, soprattutto del calcio, che se ci fossero stati colleghi uomini non sarebbero nemmeno esistiti. Per dirne una: quando la Rai aveva i diritti e finiva la partita, dovevo fare le interviste a bordo campo e dagli spalti partivano sempre i cori beceri”. L’abitudine è rimasta: “Ora succede per esempio a Diletta Leotta, del tipo ‘facci vedere le tette…’. Sono patetici. Non tutti i tifosi sono così, però esistono anche questo tipo di persone da cui tra l’altro non siamo tutelate quando siamo costrette a fare i servizi dalla strada in assenza di diritti tv. Negli ultimi anni in Rai ero sottoposta a questi rischi”.

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La condanna: “Non può essere uno scherzo o goliardia”

La giornalista avrebbe voluto vedere una maggiore solidarietà da parte dei presenti sabato: “Mi domando se Greta avesse un operatore o un assistente, fosse successo a me si sarebbero arrabbiati parecchio. Allucinante che nessuno abbia preso le sue parti in quei momenti”. Il tifoso della Fiorentina in questione è stato identificato: “Non mi intendo di cose legali, non sono un avvocato. Tanto già so che dirà che era uno scherzo, un gioco, una cosa goliardica… Non so cosa preveda la legge, mi attengo a quella. Ma se ci sono delle regole devono essere rispettate alla lettera fino alla fine, senza che finisca tutto a tarallucci e vino. Questo episodio è brutto, mi sembra la punta dell’iceberg di una serie di cose che potrebbero succedere in questo mondo che sta andando a rotolo. Ora accadono cose che 30 anni fa non erano pensabili”.