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Se la terra diventa scelta di vita: il progetto di Confeuro per una nuova generazione agricola

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Francesco Ferrigno

Mercoledì 5 novembre a Roma sarà presentato il report Confeuro/Piepoli Agri Under 35 – Coltiviamo il futuro. Ne abbiamo parlato con Andrea Tiso.

Le tecnologie digitali, l’agricoltura di precisione, l’Intelligenza artificiale e le nuove tecniche di produzione possono infatti contribuire a migliorare la produttività delle imprese agricole, riducendo al contempo l’impatto ambientale”.

Se la terra diventa scelta di vita: il progetto di Confeuro per una nuova generazione agricola – Notizie.com

A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Andrea Tiso, presidente di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei. Mercoledì 5 novembre al Momec di Roma, alla vigilia della Giornata nazionale dell’Agricoltura del 9 novembre, Confeuro presenterà l’indagine Agri Under 35 – Coltiviamo il futuro. Il settore è in un momento molto delicato. Il report rappresenta un segnale politico per riportare i giovani e l’agricoltura al centro del dibattito nazionale?

Abbiamo affidato all’Istituto Piepoli – ci ha spiegato il presidente – la realizzazione di questa importante indagine con l’obiettivo primario di comprendere valori, aspettative e sfide delle nuove generazioni che scelgono di investire il proprio futuro nella terra. Si tratta di un’iniziativa che conferma il nostro impegno e la nostra azione di sensibilizzazione verso un’agricoltura sempre più giovane, sostenibile e protagonista del cambiamento. Agri Under 35 – Coltiviamo il futuro vuole rappresentare dunque un punto di partenza, non un punto di arrivo.

L’inizio di un percorso ampio e strutturato di riflessione e di sensibilizzazione pubblica sul tema cruciale del ricambio generazionale nel settore primario. I risultati dell’indagine, insieme alle relative proposte, saranno portati all’attenzione delle principali sedi istituzionali nazionali ed europee, dal Parlamento europeo alla Commissione guidata da Ursula von der Leyen, fino al Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Christophe Hansen. Questa iniziativa intende essere al tempo stesso una sollecitazione politica e un passo concreto per la costruzione di nuove politiche agricole a sostegno delle giovani generazioni”.

Tiso (Confeuro) in esclusiva per Notizie.com: “Molti giovani si trovano scoraggiati”

Lo scopo dell’indagine è comprendere le opinioni dei giovani sull’alimentazione e la loro percezione del futuro dell’agricoltura e del cibo artificiale. Ha coinvolto giovani tra i 18 e i 35 anni, con quote proporzionali per genere, fasce d’età, grandi ripartizioni geografiche e ampiezza del Comune di residenza. Burocrazia, scarsa redditività e accesso difficile alla terra, quali criticità strutturali sono più urgenti per chi vuole intraprendere in agricoltura?

Le criticità strutturali che oggi ostacolano il pieno sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura sono molteplici, ma due in particolare appaiono prioritarie: l’accesso al credito e, conseguentemente, alla terra. – ha continuato Tiso – Sebbene esistano strumenti dedicati, previsti sia dalla normativa nazionale che dalle politiche europee, nella pratica l’iter per accedervi risulta ancora troppo complesso e frammentato. Molti giovani, pur animati da idee e competenze, si trovano scoraggiati di fronte alla difficoltà di reperire le risorse economiche necessarie per avviare o consolidare la propria attività agricola. È un nodo cruciale, che frena la vitalità e l’innovazione del comparto.

Tiso (Confeuro) in esclusiva per Notizie.com: “Molti giovani si trovano scoraggiati” – (CONFEURO FOTO) Notizie.com

Un’ulteriore criticità è rappresentata dal deficit infrastrutturale e di servizi che caratterizza ampie aree rurali e interne del Paese: dalla rete viaria alla connettività digitale, fino alla presenza di servizi essenziali come presidi medici, istituti scolastici, sportelli bancari e assicurativi. Si tratta di carenze che non solo penalizzano la qualità della vita di chi vive e lavora in campagna, ma rendono più difficile attrarre nuove generazioni verso questi territori. A tutto ciò si aggiunge una dinamica demografica preoccupante: l’Italia sta attraversando una fase di ‘inverno demografico’ che incide in modo significativo anche sul settore primario, rallentando un ricambio generazionale già di per sé fragile e insufficiente.

In questo contesto, Confeuro intende rafforzare il proprio ruolo di rappresentanza e proposta, lavorando per semplificare l’accesso agli strumenti finanziari, promuovere nuove forme di partenariato tra pubblico e privato, e stimolare una maggiore attenzione istituzionale verso i bisogni dei giovani agricoltori. Il nostro obiettivo è trasformare l’interesse e il potenziale delle nuove generazioni in un reale processo di rigenerazione agricola e sociale, capace di restituire centralità alla terra e futuro ai territori rurali”.

“L’Italia deve saper cogliere questa transizione come un’opportunità”

Per Confeuro lo sviluppo delle nuove tecnologie rappresenta un fenomeno inevitabile e inarrestabile, destinato a incidere in modo sempre più profondo anche sul settore agricolo. “Come Confeuro, – ha concluso il presidente – riteniamo che l’innovazione tecnologica, se correttamente orientata, possa e debba essere un prezioso alleato dell’agricoltura, non un suo antagonista. Le tecnologie digitali, l’agricoltura di precisione, l’Intelligenza artificiale e le nuove tecniche di produzione possono infatti contribuire a migliorare la produttività delle imprese agricole, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

Consentono di utilizzare meno pesticidi, di ottimizzare l’impiego delle risorse naturali, come acqua e suolo, e di tutelare in modo più efficace la biodiversità e la qualità dei prodotti, che rappresentano la vera ricchezza e l’identità del nostro Paese. L’Italia deve saper cogliere questa transizione come un’opportunità: l’innovazione non va temuta, ma guidata, affinché diventi uno strumento per rafforzare la nostra specificità agricola e alimentare, non per snaturarla.

“L’Italia deve saper cogliere questa transizione come un’opportunità” – Notizie.com

In questo processo, l’agricoltore deve rimanere protagonista e custode della terra, portatore di un sapere che unisce tradizione e competenza. La tecnologia deve servire a valorizzare questo ruolo, non a sostituirlo. La vera sfida, tuttavia, è rendere tali innovazioni realmente accessibili a tutte le imprese agricole, in particolare alle piccole e medie aziende che costituiscono l’ossatura del nostro sistema produttivo.

Oggi i costi di investimento e la complessità delle procedure rischiano di creare nuove disuguaglianze nel settore. Per questo Confeuro è fortemente impegnata nel promuovere politiche di sostegno, incentivi mirati e strumenti di formazione che permettano anche ai giovani imprenditori di beneficiare pienamente delle opportunità offerte dalla transizione tecnologica. Solo così l’innovazione potrà diventare un motore di sostenibilità, competitività e identità per l’agricoltura italiana”.

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Francesco Ferrigno