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Politica

Ponte sullo Stretto di Messina, Matteo Salvini si scaglia contro gli ecologisti: “Abbiamo degli ambientalisti da ricovero”

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Francesco Ferrigno

La Corte dei Conti ha deferito il progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. L’appuntamento per un ulteriore approfondimento è il 29 ottobre.

“Siamo alla follia che i più contrari al Ponte, che riduce i tempi di percorrenza in auto, in camion, in treno, in moto, in camper, da ore di attesa, in estate, a pochi minuti, sono gli pseduo-ambientalisti”.

Ponte sullo Stretto di Messina, Matteo Salvini si scaglia contro gli ecologisti: “Abbiamo degli ambientalisti da ricovero” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Poche ore prima della decisione della Corte dei Conti di passare il dossier sul Ponte sullo Stretto di Messina alla Stazione centrale di controllo legittimità, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si era scagliato nuovamente contro gli ambientalisti che da sempre sono contrari alla realizzazione dell’opera. L’occasione era il X Forum di Conftrasporto, tenutosi nei giorni scorsi a Roma.

Se ci sarà l’ok della Corte dei Conti, – ha detto il vicepremier – come mi auguro, sulla regolarità delle procedure, perché abbiamo lavorato come matti per tre anni, poi si va in Gazzetta ufficiale. Ciò vuole dire che a novembre i primi operai, i primi cantieri, la prima manodopera, dopo oltre un secolo di chiacchiere, saranno sulla sponda siciliana e quella calabrese”.

Il vicepremier Salvini: “Gli ambientalisti preferiscono le quattro ore di coda”

Il giorno “x”, al momento, però, è il 29 ottobre. Alle ore 10 è stata calendarizzata l’adunanza della Sezione della Corte dei Conti sulla delibera del Cipess che ha approvato il progetto definitivo del Ponte. La riunione dell’organo collegiale è di fatto l’esito delle procedure degli esami effettuati dall’Ufficio di controllo della stessa Sezione che ha ritenuto di deferire la questione all’organo collegiali. Per i giudici contabili, infatti, “non sono superati” alcuni “dubbi di legittimità”.

Oggi un treno merci per attraversare lo stretto ci impiega 180 minuti. Se si passa da 180 a 15 minuti cambia, e non solo dal punto di vista delle emissioni e della sostenibilità. – ha continuato il Ministro – Noi abbiamo degli ambientalisti da ricovero in Italia, che preferiscono le quattro ore di coda a Messina e a Villa San Giovanni che non i dieci minuti in camion, in moto e in treno. Si erano legati agli alberi a Cortina contro la pista da bob perché per realizzarla sono stati tagliati alcune centinaia di alberi ma ne sono stati piantati 8mila. È un ambientalista strano”.

Il vicepremier Salvini: “Gli ambientalisti preferiscono le quattro ore di coda” (NOTIZIE.COM FOTO) – Notizie.com

I rilievi nel documento della magistratura contabile riguardano, tra le altre cose, la concorrenza sul bando di gara anche alla luce delle “significative modifiche intervenute nel progetto originario” e delle “sostanziali modificazioni rispetto alle modalita’ di finanziamento dell’opera“. Tanto basta per riaprire la contesa attorno all’opera. Secondo Elio Conti Nibali dell’associazione siciliana Invece del ponte, ”tutto quello che denunciamo da anni è vero: la Corte dei Conti non può dare il via libera perché mancano tutti i presupposti per realizzare il ponte sullo Stretto. Mancano i requisiti economici, tecnici e di compatibilità ambientale”.

Per me in questi tre anni – ha concluso Matteo Salvini – è stato frustrante andare ai tavoli europei e sentirmi fare la lezione dal danese o dallo svedese che mi dice ‘tu italiano inquini’. Ma voi avete le renne, i boschi, Babbo Natale. Noi abbiamo, grazie a dio, una rete autostradale e portuale che sta crescendo”.

Sempre nelle scorse ore, Webuild, il gruppo che gestisce il consorzio Eurolink, incaricato di progettare e costruire il Ponte, ha avviato la selezione delle candidature per le assunzioni di coloro che saranno impegnati nella realizzazione. Lo ha annunciato la società stessa in una nota sottolineando che si tratta di una “opportunità per migliaia di posti di lavoro in Calabria e Sicilia”.

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Francesco Ferrigno