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Esteri

Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese: così la mafia Usa erede di Cosa Nostra ha infiltrato l’Nba

Published by
Francesco Ferrigno

Quattro clan italo-americani sono coinvolti nella maxi inchiesta che negli Stati Uniti ha svelato un sistema fatto di partite di basket truccate e partite di poker pilotate. Ecco quali sono.

Ci sono quattro famiglie della mafia italo-americana nell’inchiesta federale degli Stati Uniti che ha portato ad un terremoto giudiziario e all’arresto di oltre trenta persone tra cui nomi ben noti del campionato Nba.

Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese: così la mafia Usa erede di Cosa Nostra ha infiltrato l’Nba (ANSA FOTO) – Notizie.com

Le accuse per gli indagati sono pesantissime: associazione a delinquere finalizzata alla frode telematica e al riciclaggio di denaro. Alcuni, poi, sono accusati anche di aver gestito un’attività di gioco d’azzardo illegale e di associazione a delinquere finalizzata all’estorsione e alla rapina. L’inchiesta dell’Fbi e della polizia di New York è durata quattro anni ed ha un nome evocativo, Royal flush, ovvero Scala reale. Scommesse online e partite di poker truccate. Ma quali sono le famiglie criminali coinvolte nell’inchiesta?

Si tratta delle cosche Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese. Sono quattro delle storiche Five families (l’ultima è Colombo) che fanno parte di Cosa nostra dell’area di New York. Organizzazione, attività e contatti sono stati esportati negli usa dalla mafia siciliana in primis e da altre organizzazioni criminali italiane. Dunque come per i clan del nostro Paese ci sono boss, sodali e soldati, e gli interessi vanno dalle estorsioni all’usura, dall’infiltrazione negli appalti al traffico di stupefacenti, al controllo dei settori dell’edilizia e dei rifiuti fino al gioco d’azzardo, appunto.

Bonanno e Gambino, le mani su New York da inizio Novecento

Il clan dei Bonanno deve il nome al boss Joseph Bonanno, immigrato siciliano di Castellammare del Golfo. La cosca si è espansa negli anni ma divisioni interne e indagini delle autorità ne hanno indebolito più volte la struttura. Molto recentemente i Bonanno sono stati coinvolti in inchieste sulle scommesse illegali e sul racket. Sono stati anche documentati rapporti storici con clan siciliani e operazioni Usa hanno coinvolto il territorio italiano per traffici di droga e riciclaggio.

Quella dei Gambino è forse la famiglia nota ai più con i capiclan Carlo Gambino e John Gotti. Attivi anch’essi già all’inizio del ‘900, nel 2008 l’operazione Old Bridge ha portato alla luce la connessione con la cosca palermitana degli Inzerillo ed i traffici di droga ed il riciclaggio. Nel marzo del 2018, invece, il blitz New Connection ha fato emergere nuovi legami con gli Inzerillo, un clan che combatté una guerra per l’egemonia sul territorio contro Totò Riina.

Bonanno e Gambino, le mani su New York da inizio Novecento – Notizie.com

I Lucchese sono invece i più “abili” nelle infiltrazioni dei settori legali come quelli della moda e dell’autotrasporto. Anche loro sono noti per gli affari nel gambling illegale anche online. Infine, i “laboriosi” Genovese dei boss Vito Genovese e Vincent Gigante alias The Chin. Forti delle origini siciliane e dei rapporti con Cosa nostra hanno avuto la strada spianata in molti settori, anche immobiliare e finanziario. Di recente è emerso il loro coinvolgimento in frodi finanziarie, complesse attività di gioco d’azzardo illegale e truffe legate a tecnologie moderne.

Le famiglie avrebbero preso una percentuale sui profitti e usato “metodi classici” di intimidazione per riscuotere i debiti di poker maturati in partite truccate. La Procura newyorkese ha descritto un sistema sofisticato, con “scommettitori fantasma” (prestanome) che piazzavano puntate in diversi Stati, spesso su prop bets, scommesse su eventi secondari delle partite. L’Fbi ha parlato di “decine di milioni di dollari in furti, frodi e rapine“, definendo la rete “un intreccio tra sport d’élite e criminalità organizzata che non si vedeva dai tempi d’oro di Cosa nostra.

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Francesco Ferrigno