Si è conclusa a piazza San Pietro a Roma la cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Ma come si arriva a proclamare un nuovo Santo? Ecco tutto l’iter.
Quasi 70mila fedeli hanno assistito oggi 7 settembre 2025 hanno assistito alla liturgia di canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, celebrata da Papa Leone XIV. Alle ore 10 e 30 circa Acutis e Frassati sono stati proclamati Santi dal Pontefice.
A concelebrare con Papa Francis Robert Prevost la messa c’erano 1.700 sacerdoti, 36 cardinali, 270 vescovi. Presenti delegazioni ufficiali dall’Italia, dalla Gran Bretagna, dalla Polonia e dall’Ordine di Malta. In piazza anche le autorità civili, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. Si è trattato della prima canonizzazione di Papa Leone XIV.
Prima della proclamazione, il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei Santi, con accanto a lui i due postulatori, ha sintetizzato la vita dei due giovani morti per una malattia fulminante ed improvvisa. I postulatori sono le figure incaricate dal Vaticano di raccogliere e presentare le prove necessarie per dimostrare la Santità di una persona. Accompagnano dunque il processo davanti alle autorità ecclesiastiche.
“Sentiamo tutti nel cuore la stessa cosa che Pier Giorgio e Carlo hanno vissuto, – ha detto Prevost – questo amore per Gesù Cristo soprattutto nell’Eucarestia ma anche nei poveri, nei fratelli e le sorelle. Tutti voi, tutti noi siamo chiamati anche a essere santi. Dio vi benedica, buona celebrazione e grazie di essere qui”.
Ma come si arriva a proclamare un nuovo Santo? Prendiamo il caso, nello specifico, di Carlo Acutis, definito l’influencer di Dio e primo Santo millenial. L’apertura della causa spetta al vescovo della Diocesi dove la persona è deceduta o dove ha vissuto per gran parte della vita. È necessario raccogliere testimonianze, scritti e documenti. A quel punto una commissione esamina la vita e le opere e si conferisce il titolo di Servo di Dio. Per Acutis la fase diocesana si è aperta a Milano il 12 ottobre 2012, in occasione del sesto anniversario della morte, e si è chiusa nel 2016 con l’intervento dell’allora arcivescovo di Milano Angelo Scola.
Il materiale raccolto a quel punto viene trasferito al Dicastero delle cause dei Santi. Viene nominato un relatore che redige un dossier sulla vita e sulle virtù del candidato, chiamato Positio. Il testo viene poi studiato da teologi, cardinali e vescovi che sono chiamati ad esprimere un giudizio. Se quest’ultimo è positivo, il Papa autorizza il decreto sulle virtù eroiche, e proclama il candidato Venerabile. Per Acutis il relatore (il primo postulatore citato sopra) è stato Paolo Vilotta dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali (Ofmconv). A riconoscere le virtù eroiche, invece, è stato Papa Francesco il 5 luglio 2018.
Si passa poi al processo di Beatificazione, che richiede un miracolo attribuito all’intercessione del candidato. È una fase delicata che comporta la consultazione di medici del Dicastero, che valuta che non ci siano spiegazioni scientifiche, e teologi, che verificano che il prodigio sia stato ottenuto tramite la preghiera al candidato. I cardinali ed i vescovi del Dicastero devono poi dare un parere finale. Solo a quel punto il Papa sigla il decreto sul miracolo e ne autorizza la Beatificazione.
Il primo miracolo attribuito a Carlo Acutis riguarda l’inspiegabile guarigione di un bambino brasiliano che nel 2013 è guarito da una grave malformazione congenita del pancreas dopo aver toccato una reliquia. Jorge Mario Bergoglio ha approvato il miracolo il 21 febbraio 2020. Nell’ottobre dello stesso anno, con una cerimonia celebrata dal cardinale Agostino Villani, delegato del Pontefice, Acutis è stato proclamato Beato. Da quel momento la ricorrenza liturgica è celebrata il 12 ottobre, anniversario della scomparsa di Carlo Acutis.
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Per la canonizzazione, dunque per essere proclamato Santo, è necessario infine un secondo miracolo avvenuto dopo la beatificazione. L’iter per accertarlo è lo stesso del primo prodigio. Per Acutis è stato analizzato l’episodio di una ragazza che nel 2022 in Italia è caduta dalla bici riportando un gravissimo trauma cranico. La giovane si è poi ristabilita completamente dopo che la madre ha pregato sulla tomba di Carlo. Il 23 maggio 2024 Papa Francesco ha riconosciuto il prodigio, dando il via libera alla canonizzazione inizialmente prevista il 27 aprile 2025, nel contesto del Giubileo dei giovani. La cerimonia è stata poi rinviata a causa della morte di Bergoglio il 21 aprile 2025, e fissata per oggi da Papa Prevost.