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Curiosità

La storia del Ritratto della Signora, il dipinto del maestro italiano Ghislandi rubato dai nazisti e ritrovato grazie a un annuncio immobiliare sul web

Published by
Giovanna Sorrentino

Rubato a un importante collezionista d’arte dal banchiere di Hitler: dopo 80 anni il dipinto del maestro italiano Fra Galgario è tornato nelle mani dello Stato. 

Dall’Europa all’Argentina, prima rubato dai nazisti a un collezionista ebreo poi trovata per puro caso nella casa di Mar del Plata appartenente alla figlia di Friedrich Gustav Kadgien, il “mago delle finanze” di Hitler.

La storia del Ritratto della Signora, il dipinto del maestro italiano Ghislandi rubato dai nazisti e ritrovato grazie a un annuncio immobiliare sul web (Ansa Foto) – notizie.com

Un giro lungo ottant’anni, dalla Seconda Guerra Mondiale ai giorni nostri, quello del Ritratto della Signora, un dipinto attribuito al maestro italiano Giuseppe Vittore Ghislandi, detto Fra Galgario. Raffigura la contessa Colleoni. L’opera è stata finalmente recuperata dalla giustizia federale argentina e nelle mani dello Stato.

Il dipinto era ormai considerato scomparso fino al mese scorso, quando è riapparso sul sito web di un’agenzia immobiliare in una foto che lo mostrava appeso nel soggiorno di una casa appartenuta a Patricia Kadgien, figlia di Friedrich, il consulente finanziario di Adolf Hitler nel Terzo Reich tedesco, che negli anni del nazismo saccheggiò opere in tutta Europa. Un vero e proprio segno del destino: la donna infatti, ha pubblicato l’annuncio inconsapevolmente.

La figlia di Kadgien e il marito ai domiciliari: rischiano un’accusa pesantissima

La Procura argentina ha fatto sapere che il Ritratto della Signora è stato restituito dall’avvocato della donna. Gli inquirenti accusano lei e suo marito Juan Carlos Cortegoso di aver nascosto il dipinto quando il caso è diventato pubblico. Entrambi sono indagati e agli arresti domiciliari per averne ostacolato la scoperta.

La coppia potrebbe essere accusata formalmente di occultamento di furto nel contesto di un genocidio, come ha confermato un funzionario della Procura argentina. Questo reato, come sancisce il diritto internazionale, non prevede prescrizione.

A far scoppiare il caso è stato un giornalista olandese, che insieme con i colleghi – mentre indagava sul passato del nazista – ha riconosciuto il dipinto sul sito dell’agenzia immobiliare. Quando l’articolo che riportava la notizia è stato pubblicato sul quotidiano olandese Algemeen Dagblad, la foto è stata rimossa.

La figlia di Kadgien e il marito ai domiciliari: rischiano un’accusa pesantissima (Ansa Foto) – notizie.com

Nel corso delle perquisizioni in altre quattro proprietà della famiglia sono stati sequestrati anche altri due dipinti e una serie di disegni e incisioni dell’Ottocento, ora al vaglio degli studiosi per risalire alla provenienza. Secondo l’esperto d’arte Ariel Bassano che ha lavorato al caso (come riporta la Bbc), l’opera è conservata in “buone condizioni, considerando la sua età, risalente al 1710″. 

Chi è Jacques Goudstikker, il collezionista d’arte vittima del furto

Il valore del Ritratto della Signora è stimato circa 50mila dollari. Ma come è arrivato il dipinto italiano in Argentina? Friedrich Gustav Kadgien, morto nel 1978, dopo la fine della Guerra si trasferì da latitante in Sud America e da allora il Ritratto della Signora è rimasto lì.

L’opera dell’artista italiano Giuseppe Ghislandi era stata rubata a un importante collezionista del tempo: Jacques Goudstikker, un ebreo olandese morto in un naufragio dopo essere fuggito da Amsterdam mentre le truppe tedesche avanzavano nel 1940. Oltre ad essere un esperto d’arte, era conosciuto perché proteggeva gli ebrei dai tedeschi. I suoi discendenti hanno cercato di recuperare circa 1.100 dipinti scomparsi dalla sua collezione.

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Giovanna Sorrentino