Risultato storico per il nostro paese, per la prima volta entra nella top 100 delle migliori Università nel mondo una italiana.
L’istruzione in Italia è un punto di forza imprescindibile, dalla giornata di oggi questo potrebbe ulteriormente rafforzarsi per dei risultati straordinari raggiunti.
Il Politecnico di Milano è tra le prescelte per entrare nel QS World University Ranking, stilata dall’analista globale della formazione universitaria Quacquarelli Symonds. Si tratta di un risultato storico perché in questa graduatoria di cento Università nel mondo un istituto italiano non era mai entrato prima di oggi nonostante tutti riconoscessero la validità del sistema didattico italiano.
Il Politecnico si inserisce nella classifica al 98esimo posto, con miglioramenti decisamente significativi, negli ultimi anni, in tutti quelli che sono gli indicatori chiave. Pensate che l’istituto è cresciuto di dieci posizioni nella Reputazione dei datori di lavoro, sei in quella accademica e addirittura di quaranta negli Esiti Occupazionali.
Come riportato da RaiNews ha parlato la Rettrice, Donatella Sciuto, che ha specificato: “Questo risultato per noi è un traguardo davvero significativo. Finora l’Italia era l’unico paese all’interno del G7 senza un’Università nella Top 100. In dieci anni abbiamo scalato 89 posizioni con dedizione e strategia di sviluppo a lungo termine. La nostra forza risiede nella qualità della ricerca e dell’insegnamento”.
In testa alla graduatoria delle migliori Università nel mondo continua a esserci il MIT, Massachusetts Institute of Technology, che continua a essere in testa per il 14esimo anno consecutivo. Al secondo posto troviamo invece l’Imperial College di Londra e chiude il podio Standford.
Tra le più grandi sorprese continuano a esserci gli istituti orientali con L’Università di Pechino che sale al 14esimo posto, mentre la Nanyang Technology University di Singapore addirittura al 12esimo. All’11esimo troviamo invece l’Università di Hong Kong che scala sei posizioni nell’ultimo anno.
E le altre in Italia? La Sapienza di Roma si propone per cercare la top 100, anche se al momento si “ferma” al posto 128, mentre l’Alma Mater Studiorum di Bologna e al 138. Buon risultato anche quello raggiunto dall‘Università di Padova che si trova al 233.
Sempre su RaiNews troviamole parole di Nunzio Quacquarelli, fondatore e presidente di QS, che ha specificato: “L’Italia deve trasformare le sue università in dei motori di crescita inclusiva, non solo in avamposti accademici. Ciò significa ricostruire gli incentivi al rientro dei talenti emigrati all’estero, creando alleanze università-industria e tradurre il successo formativo in grandi opportunità di lavoro in patria“.