I controlli di sicurezza in aeroporto sono una fase importante prima del decollo. Cosa è necessario avere con sé.
L’ipotesi più accreditata è che sia stato un gesto volontario quello di Andrea Russo, il trentacinquenne che intorno alle 10.20 della mattina dell’8 luglio si è precipitato verso un aereo in fase di rullaggio all’aeroporto di Orio al Serio, a Bergamo, finendo risucchiato dai motori di accensione.
Abitava a Calcinate e, secondo le ricostruzioni, in passato avrebbe avuto qualche problema di droga. Procura e polizia di Bergamo sono al lavoro per fare luce sull’intera dinamica della vicenda, ma nel frattempo già è montata la polemica su come sia stato possibile che l’uomo abbia forzato le porte del gate fino a dirigersi di corsa verso il velivolo, fuggendo dal controllo delle forze dell’ordine.
Non è chiaro, nel momento in cui si scrive, se il trentacinquenne volesse togliersi davvero la vita, oppure sia andato lì per qualche altra ragione. Ma la Procura propende per la prima ipotesi. I passeggeri che si erano regolarmente imbarcati hanno assistito a tutta la scena e per loro è stato avviato un percorso psicologico per supportarli a metabolizzare la tragedia.
Stando alle prime informazioni, tutto sarebbe cominciato già fuori dal terminal. Andrea Russo sarebbe entrato contromano, avrebbe abbandonato l’auto nel parcheggio, una Fiat 500 rossa, e si sarebbe diretto verso gli arrivi. Poi forse, passando da una porta che dà direttamente sulla pista, sarebbe corso verso il motore dell’aereo.
Pasquale Salvatore, segretario generale di Fit Cisl Bergamo, è stato uno dei più polemici sulla vicenda, puntando il dito sulle presunte criticità nelle modalità di imbarco all’aeroporto di Bergamo: “Se vado a vedere il metodo di imbarco degli aeroporti italiani, la circolazione a piedi degli utenti è pressoché nulla”, invece a Orio al Serio “ci sono varie situazioni in cui chi si deve imbarcare circola di più a piedi”.
QUI LE PAROLE DI SALVATORE E TUTTO IL RACCONTO DELLA VICENDA NEI DETTAGLI: Orio al Serio, chi è l’uomo morto risucchiato dal motore di un aereo e cosa sappiamo finora
La dinamica della tragedia andrà chiarita nei dettagli dalla magistratura. Ma questo episodio ha fatto accendere un dibattito sulla sicurezza, tra gate, piste e imbarco negli aeroporti. Cosa accade dall’ingresso fino all’imbarco? Ecco tutti i passaggi.
Tutti questi passaggi sono fondamentali per la sicurezza negli aeroporti. Sul caso di Andrea Russo, la magistratura chiarirà l’esatta dinamica della tragedia. Quello che vi abbiamo spiegato non è necessariamente collegato al caso di Orio al Serio, ma sappiamo comunque che sulla base di questi step, è quasi impossibile eludere i controlli. Inoltre le aree di movimento sono altamente sorvegliate da telecamere e pattuglie ed accessibili, come detto più volte, soltanto ai viaggiatori, al personale e alle forze dell’ordine.
Le porte di sicurezza sono inoltre dotate di sensori, e di solito se vengono forzate scatta un allarme. Stando alle testimonianze, il personale addetto ha tentato di impedire ad Andrea Russo di correre verso l’aereo, senza però riuscirci. Al vaglio degli inquirenti c’è ora l’intera dinamica: dal parcheggio fuori dall’aeroporto, all’arrivo alla piazzola.