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Cronaca

Nelle celle dell’Ipm di Roma proteste, sovraffollamento e nulla da fare: “I minori stranieri trattati come pacchi postali”

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Francesco Ferrigno

Carenze di organico del personale di polizia penitenziaria, carenze strutturali, sovraffollamento e noia. Lunghi momenti della giornata senza nulla da fare.

È il quadro tracciato dal garante regionale del Lazio Stefano Anastasia e dalla garante comunale di Roma Capitale Valentina Calderone in merito alle condizioni di emergenza in cui si trovano i ragazzi richiusi nell’Ipm Casal del Marmo della Capitale.

Nelle celle dell’Ipm di Roma proteste, sovraffollamento e nulla da fare: “I minori stranieri trattati come pacchi postali” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Un quadro inserito da Antigone, l’associazione nata nel 1991 che si occupa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario, nel suo XXI rapporto annuale diffuso in queste ore.

I garanti, a seguito di una visita, hanno scritto una lettera al capo del Dipartimento di Giustizia minorile e di Comunità Antonio Sangermano. L’obiettivo era sottolineare le gravi criticità riscontrate all’interno dell’Ipm di Roma.

Ipm di Roma, un mese fa la Notte prima degli esami

Qui il 12 giugno scorso si è tenuto un evento intitolato Notte prima degli esami, alla vigilia delle prove della maturità, cui hanno partecipato il cantautore romano Antonello Venditti, la giornalista Francesca Fagnani e il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

La situazione critica sarebbe legata al preoccupante sovraffollamento in cui versa l’Istituto, con presenze superiori alla capienza regolamentare come regolarità. Notevoli difficoltà sono legate al personale di polizia penitenziaria, in forte carenza di organico e in una condizione di perenne criticità operativa. L’assenza del personale comporta che ai ragazzi non sia regolarmente consentito l’accesso alle diverse attività previste dall’Ipm, compresa la scuola.

Ipm di Roma, un mese fa la Notte prima degli esami (ANSA FOTO) – Notizie.com

Secondo Antigone l’Istituto si presenta come destinatario di trasferimenti provenienti da tutta Italia sia per sfollamento sia per accogliere le ragazze provenienti da altri istituti che non possono permanere nell’istituto di provenienza a causa dei numeri di detenzione elevati. Molti dei ragazzi trasferiti sono “minori stranieri non accompagnati trattati come pacchi postali e ritenuti più semplici da ricollocare per presunte carenze di connessione con il territorio”.

Bisogna sapere che in Italia esistono solo due Istituti che ospitano entrambi i sessi: Casal del Marmo a Roma e l’Istituto di Nisida in Campania. Al 15 marzo 2025 erano presenti 67 ragazzi con un tasso di affollamento che risultava di circa il 117,5%. Tale condizione rappresenta ormai la prassi per questo istituto, con le inevitabili conseguenze che ne derivano in termini di gestione e di vita detentiva.

Ipm di Casal del Marmo a Roma, Antigone: “Il sistema marginalizza i ragazzi”

Da 2024, l’Ipm di Roma ha vissuto in un costante clima di fibrillazione, causato dalle proteste poste in essere dai ragazzi ristretti. “Non si può negare – ha scritto Antigone nel proprio rapporto – che questa sia una risposta dei ragazzi a un sistema che non riscontra le loro esigenze e che li marginalizza sempre di più. Si tratta di per sé di un’utenza che parte come particolarmente dedicata, trovandosi in piena adolescenza o nei primi anni in cui tale periodo termina. Si aggiunge una connessione al circuito criminale a volte dettata dal bisogno. La scelta di favorire la permanenza in massa negli istituti penali non rappresenta, evidentemente, una soluzione adeguata”.

La carenza del personale comporta che ai ragazzi non sia regolarmente consentito l’accesso alle diverse attività previste dall’Istituto, compresa la scuola. Di conseguenza i ragazzi passino lunghi momenti della giornata senza nulla da fare, spesso dormendo fino a tardi ed uscendo pochissimo dalle celle.

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Francesco Ferrigno