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Quali sono i rischi per la salute dopo incendi ed esplosioni? I consigli di Legambiente per proteggersi

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Giovanna Sorrentino

Le conseguenze di incendi ed esplosioni possono comportare dei rischi alla salute dei cittadini. Come proteggersi? I consigli di Legambiente.

Non solo danni a case, scuole e attività commerciali. Il bilancio dell’esplosione al distributore di carburante a Roma conta molti feriti tra forze dell’ordine e civili, che si trovavano in via dei Gordani, al Prenestino, quando poco dopo le 8 del 4 luglio è scoppiato un incendio in seguito a due fortissime deflagrazioni.

Quali sono i rischi per la salute dopo incendi ed esplosioni? I consigli di Legambiente per proteggersi (Ansa Foto) – notizie.com

I video mostrano un vero e proprio terremoto quando c’è stata la seconda esplosione che, per gli investigatori, avrebbe anche causato il rogo. Edifici, attività commerciali, scuole, danneggiate come se appunto, la terra avesse tremato. In casi come questi il rischio per la salute dei cittadini è duplice: riguarda sia le conseguenze dell’incendio sia dell’esplosione. E hanno a che fare entrambe con l’ambiente.

Per questa ragione Arpa Lazio ha avviato il monitoraggio dell’aria, con l’obiettivo di comprendere se le deflagrazioni e l’incendio abbiano causato pericoli. I risultati saranno pronti entro 24 ore e faranno chiarezza sull’eventuale presenza di diossine, Pcb e Ipa nell’atmosfera. Si tratta di tre sostanze potenzialmente tossiche, che possono provocare malattie gravi come tumori, endometriosi e problemi alla tiroide. Gli Ipa in particolare, si generano proprio dalla combustione di gas.  

QUI IL RACCONTO: Fortissima esplosione a un distributore di benzina a Roma, diversi feriti tra cui poliziotti e sanitari. Procura avvia un’indagine

Per essere efficace il monitoraggio deve avere la media ponderata di qualche ora, dunque bisognerà aspettare per avere i risultati“. A parlare con Notizie.com è Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, che ci ha aiutato a comprendere cosa sta facendo nello specifico Arpa e quali sono i potenziali pericoli dopo un’esplosione come quella al distributore di carburante a Roma.

In cosa consiste il lavoro dell’Arpa

Come detto, Arpa Lazio dovrà valutare sia i danni dell’esplosione che quelli dell’incendio. “C’è un problema relativo alle conseguenze di questa deflagrazione clamorosa. La pompa di un deposito di gpl, quindi di gas da petrolio liquido, genera nell’aria una presenza importante di anidride carbonica e monossido di carbonio”. 

Quindi, di gas climalteranti da una parte e multinquinanti e urticanti dall’altra, che “non aiutano il nostro apparato respiratorio“. Ai danni causati dall’esplosione si aggiungono poi quelli dell’incendio: “I componenti della pompa di benzina non sono ferrosi, quindi si sono incendiati. Hanno sicuramente basi plastiche, e comunque derivanti dal petrolio”, spiega Scacchi a Notizie.com.

Le basi plastiche sprigionano nell’aria diossine, altrettanto impattati per la salute. Arpa Lazio valuterà l’eventuale presenza di tutte queste sostanze nell’aria, ma “la situazione è sfuggita di mano nel momento dell’esplosione“. 

Cosa succede all’ambiente dopo deflagrazioni come quella di Roma

Il presidente di Legambiente Lazio spiega che il pericolo per la salute dei cittadini comincia già con lo scoppio perché “ci sarà una ricaduta sul suolo dei fattori inquinanti, delle diossine, del monossido di carbonio. Non si tratta di allarmismo, ma sono tutte situazioni da tenere sotto controllo”. Quindi, cosa fare in attesa dei risultati di Arpa Lazio e in generale, in situazioni simili? I consigli di Legambiente.

I consigli di Legambiente: come proteggersi dalle diossine dopo un incendio

  • Tenere le finestre il più possibile chiuse e non lasciare all’aperto gli alimenti.
  • Lavare accuratamente verdure e ortaggi prima dell’utilizzo.
  • Aspettare i rilievi dalle autorità preposte sulla staticità degli edifici prima di farvi rientro. Ricordiamo infatti, che a Roma molte persone sono state evacuate in attesa che vengano fatti gli accertamenti sullo stato delle abitazioni.
  • Accendere i condizionatori solo se i filtri sono puliti. Questi dispositivi infatti, se da un lato danno sollievo dal caldo, dall’altro fanno fuoriuscire aria calda dai motori, contribuendo ad aumentare la temperatura esterna.

Esplosione alla pompa di benzina a Roma: conseguenze anche per l’agricoltura

Nei prossimi giorni dovrà essere valutato anche lo stato dei terreni agricoli della periferia Est della Capitale. L’area interessata all’evento infatti, “si affaccia sull’agro romano. Ed è da un lato una delle più edificate ed urbanizzate fino alla via Casilina. Fuori dal Grande Raccordo Anulare poi, c’è una zona molto importante per l’agricoltura”. 

Esplosione alla pompa di benzina a Roma: conseguenze anche per l’agricoltura (Ansa Foto) – notizie.com

Quali sono quindi, i rischi per i prodotti agricoli? Scacchi ci spiega che “gli incendi hanno una ricaduta sul suolo, non tanto nella prima fase. Ma sicuramente dopo qualche giorno, con lo spostamento dell’aria e con la ricaduta al suolo” delle sostanze rilasciate dall’incendio.

Quella materia si disperderà e si depositerà. Immaginiamo che ci sarà anche una fase di analisi del comparto agricolo di quel territorio”. Dopo il monitoraggio dell’aria dunque, Arpa Lazio dovrà verificare anche la qualità del suolo.

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Giovanna Sorrentino