Un forte boato, poi alcune esplosioni e infine le fiamme in un distributore Agip in via dei Gordani, quartiere Prenestino-Centocelle di Roma. Diversi feriti e danni a case e attività commerciali.
È stato un brusco risveglio per la città di Roma, quello di venerdì 4 luglio, causato da un incidente ad un distributore di benzina in via dei Gordani, al Prenestino. “Sembrava una bomba, un attentato”, dice una residente di un condominio della zona. Scene drammatiche, il tetto della cisterna è volato.
Intorno alle 8.20 circa, un boato fortissimo ha scosso il quartiere Prenestino nella Capitale e pure molte zone più lontane come piazza della Repubblica, il Vaticano, Bufalotta. Numerose telefonate proprio in questi minuti stanno arrivando ai centralini dei numeri di emergenza. Al boato sono seguite due esplosioni, la seconda è stata la più violenta.
“Non abbiamo capito di cosa si trattasse, tutti i vetri hanno tremato”, racconta una residente. “Poteva essere una bomba, un terremoto, non capivamo”. Attimi di paura per i cittadini. “Poi dal fumo abbiamo capito che era un’esplosione”, dice un altro residente.
Venticinque sono in totale i feriti dell’esplosione alla pompa di benzina in via Giordani a Roma. Si tratta di nove poliziotti, un carabiniere e sedici cittadini. Il questore Roberto Massucci ha fatto sapere che nessuno è in pericolo di vita.
Per cinque di loro è stato necessario il trasporto al pronto soccorso del Vannini e al Policlinico Umberto I. Alcuni sono stati trasferiti in ospedale con le autoradio di servizio.
Il sindacato di polizia Coisp ha reso noto che il paziente in codice rosso è un poliziotto, che è ricoverato per le ustioni riportate. Altri agenti hanno presentato ustioni a braccia e gambe. Alcuni sono ricoverati al Gemelli, altri al Policlinico Umberto I.
Il distributore esploso si trova vicino a un asilo, che in questi mesi estivi è aperto come centro estivo, un deposito di ambulanze e un istituto di istruzione superiore dove sono in corso gli orali della Maturità.
La zona è stata messa in sicurezza e le strade circostanti sono state chiuse per permettere alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco di operare nelle indagini e nella messa in sicurezza.
Il tetto della cisterna è stato scaraventato a oltre 300 metri di distanza. Ancora in corso piccole esplosioni.
La Procura di Roma è in attesa delle prime informative dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine intervenute. Alla luce di quanto accertato, i pubblici ministeri, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, apriranno un fascicolo di indagine.
Le cause del boato sono quindi in fase di accertamento. Ma stando alle prime informazioni, l’esplosione si sarebbe verificata proprio quando sono arrivati i pompieri, che erano stati chiamati per un incidente che aveva coinvolto un camion. A causare l’esplosione potrebbe essere stato il distacco di una pompa di una cisterna che alimentava l’impianto di distribuzione.
Non è chiaro al momento se ci sia una correlazione tra la vicenda del camion e le esplosioni.
La deflagrazione ha provocato anche danni ai palazzi vicini, mentre le fiamme si sono propagate verso un deposito giudiziario alle spalle del distributore. Feriti anche alcuni passanti. Nel momento in cui si scrive i pompieri sono ancora al lavoro per spegnere le fiamme.
Dalle testimonianze dal posto emerge che l’onda d’urto ha fatto tremare alcuni palazzi della zona, spalancato finestre e porte di attività commerciali. E distrutto vetri, danneggiato calcinacci delle facciate di diversi palazzi.
Una densa colonna di fumo si è innalzata sul quartiere Centocelle, visibile da gran parte della città. Sul posto, oltre alle forze dell’ordine e ai sanitari del 118, ci sono i vigili del fuoco e la protezione civile.
Prima del boato si sarebbe avvertito un forte odore di gas proveniente dal distributore di Gpl. L’Atac ha fatto sapere di aver momentaneamente chiuso la fermata della metro C Teano su disposizione delle forze dell’ordine.
Il distributore di carburante si trova all’altezza di Villa De Sanctis, nel quadrante Est di Roma. Nelle immediate vicinanze c’è anche un centro sportivo con piscina e centro estivo che, a quanto risulta dai video sui social, è rimasto gravemente danneggiato all’onda d’urto.
Il centro è stato evacuato, tra i presenti anche una quindicina di ragazzi. “Dopo la prima esplosione, alcune persone si sono messe in fuga nel parco”. A raccontarlo è Claudio Poverini, consigliere di maggioranza giunto sul posto dell’incidente. “Al momento l’area è delimitata dalla protezione civile e dai vigili del fuoco”, per mettere in sicurezza l’area e pure per cercare eventuali dispersi.
Sui social, la premier Giorgia Meloni ha espresso vicinanza si feriti, “tra cui gli agenti delle forze dell’ordine, vigili del fuoco e operatori sanitari”.
“Seguo con attenzione le conseguenze dell’esplosione avvenuta questa mattina in un distributore di benzina nel quartiere Prenestino, a Roma. Ho sentito il sindaco Roberto Gualtieri, e resto in costante contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano e le autorità competenti per monitorare l’evoluzione della situazione.
“Sono in costante contatto con il capo della polizia e con il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco per seguire da vicino gli sviluppi legati all’esplosione”. A parlare è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che aggiunge: “Sto monitorando con particolare attenzione le condizioni dei feriti, in modo speciale quelle dei poliziotti e dei vigili del fuoco”.
In un punto stampa dal luogo dell’esplosione, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha ribadito quando già detto dalle forze dell’ordine: nessun ferito è in pericolo di vita. Tuttavia uno di loro è stato trasferito in ospedale in codice rosso: “Due sono ustionati, di cui forse uno in condizioni più gravi. Gli altri sono tutti codici gialli”. Il paziente in codice rosso è il poliziotto, come ha fatto sapere il Coisp.
Il primo cittadino della Capitale ha ringraziato “chi si è recato subito sul posto, realizzando uno sgombro immediato, grazie a questo lavoro straordinario tutte le persone sono state evacuate, ci sono stati dei feriti, ma sono state evitate conseguenze ancora più gravi”.
Notizia in aggiornamento