Cassa integrazione ordinaria per il caldo: a chi è rivolta, quando scatta e come funziona. Tutte le indicazioni dell’Inps.
Il caldo estremo di questi giorni ha reso necessario lo stop di molti cantieri. Alcune amministrazioni regionali hanno predisposto il divieto di lavorare all’aperto dalle 12.30 alle 16, cioè nelle fasce orarie più calde del giorno.
Un incontro al Ministero del Lavoro con imprese e sindacati dei lavoratori ha portato alla firma di un protocollo di sicurezza, che prevede norme da seguire per tutelare la salute dei dipendenti. Il documento contiene anche una regola sugli ammortizzatori sociali per tutti.
COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO ESTATE: Caldo, firmato il protocollo per il lavoro: Cig, orari, turni e prevenzione. Tutte le misure
Tutti i lavoratori, a prescindere dal tipo di contratto che hanno, possono accedere agli ammortizzatori. Intanto l’Inps ha fornito importanti indicazioni per l’erogazione della cassa integrazione quando si verificano situazioni di caldo afoso come sta succedendo in questi giorni.
In una lettera a firma della direttrice generale Valeria Vittimberga, è spiegato che i datori di lavoro possono farne richiesta quando il caldo supera i 35 gradi, anche solo percepiti.
La direttiva Inps è indirizzata sia sia ai datori di lavoro che chiederanno il Trattamento Ordinario di Integrazione Salariale, la cosiddetta CIGO, sia l’Assegno di Integrazione Salariale dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS) o dai Fondi di Solidarietà Bilaterali.
La richiesta può essere presentata scrivendo come causale “sospensione o riduzione dell’attività per ordine di pubblica autorità per cause non imputabili all’impresa o ai lavoratori”. L’Inps fa sapere che non è necessario allegare alla domanda l’ordinanza anti-caldo e neppure informazioni sul meteo di quel giorno.
Nella domanda va indicato anche il tipo di evento meteo e quale tipo di attività è stata sospesa o ridotta. Per le domande non è richiesto che il dipendente lavori da 30 giorni effettivi. I datori di lavoro non sono tenuti al pagamento del contributo addizionale. La richiesta poi, va inoltrata all’Inps l’ultimo giorno del mese successivo a quando si è verificato l’evento.
L’Inps valuterà le richieste di Cig per il caldo sulla base dell’ordinanza emanata, le condizioni meteo del giorno e il valore di umidità. Quest’ultima infatti, può aumentare la temperatura percepita.