Campi Flegrei, la scossa più forte degli ultimi 40 anni di magnitudo 4.6, scuole evacuate, l’appello del sindaco di Bagnoli.
È la scossa più forte degli ultimi quarant’anni quella avvertita lunedì 30 giugno nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. La magnitudo registrata dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia è di 4.6 della scala Richter.
L’epicentro è stato registrato alle 12.47 a Bacoli, nella zona castello di Baia, a cinque chilometri sotto al livello del suolo. E come al solito, la scarsa profondità ha fatto sì che venisse avvertita indistintamente a Napoli e provincia. L’ultima scossa forte era stata avvertita a maggio, con magnitudo 4.4.
Tantissimi cittadini sono scesi in strada spaventati, dalla zona est di Napoli, passando per l’isola di Procida fino ai quartieri più vicini come Fuorigrotta e Bagnoli. Alcuni hanno parlato di un boato improvviso, e una vibrazione veloce.
Spavento anche per molti studenti che proprio in queste ore si trovavano a scuola per sostenere gli orali degli esami di maturità. Le attività sono state momentaneamente interrotte e docenti, ragazzi e personale scolastico sono stati invitati a lasciare gli istituti.
Stando alle prime informazioni, qualche danno è stato già segnalato. Ad esempio, il cedimento di un costone dell’isolotto di Pennata, a Bacoli. “Sollecitiamo l’avvio dei lavori ai costoni“, è l’appello di Josi Della Ragione, sindaco della città. “Ci siano altri fondi e anche un controllo più marcato in mare”.
I vigili del fuoco però, fanno sapere che ai loro uffici non è pervenuta alcuna richiesta di intervento, almeno per ora. Sono in corso le verifiche per accertare eventuali danni a persone o cose. Alcuni uffici e asili nido sono stati chiusi anche a Napoli.
Intanto è stata sospesa la circolazione dei treni in via precauzionale, in applicazione del protocollo che prevede lo stop delle ferrovie in caso di eventi di magnitudo superiore a 4.0. Ferme anche la linea 2 della metro di Napoli sulla tratta tra Bagnoli e Pozzuoli e delle ferrovie locali Cumana e Circumvesuviana.
Dopo la scossa delle 12.47, ce n’è stata un’altra alle 12.51 di magnitudo 2.2. Poi una terza di 1.6 e una quarta di 1. Comincia cos un nuovo sciame sismico nei Campi Flegrei, nell’ambito dell’ormai noto fenomeno del bradisismo nella caldera vulcanica.
Nella settimana tra il 16 e il 22 giugno nella zona, gli strumenti dell’Osservatorio Vesuviano avevano segnalato 58 terremoti, di cui 18 con magnitudo superiore a 1.0, con potenza massima di 3.2. Il bollettino spiegava anche che “sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.
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Dagli inizi di aprile 2025, il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei ha un valore medio mensile di circa 15 millimetri al mese. Tuttavia gli esperti dell’Osservatorio non segnalano variazioni dei parametri geochimici.