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Politica

Dopo il no definitivo al terzo mandato, si pensa alle elezioni regionali: parte il toto-nomi in Veneto e Campania

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Giovanna Sorrentino

Dopo il no definitivo al terzo mandato si pensa alle elezioni regionali: rumors e totonomi dei candidati presidenti. 

Campania e Veneto nell’occhio del ciclone dopo il no definitivo al terzo mandato, con il voto contrario all’emendamento della Lega, anche di Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Dopo il no definitivo al terzo mandato, si pensa alle elezioni regionali: parte il toto-nomi in Veneto e Campania (Ansa Foto) – notizie.com

La battaglia delle coalizioni si disputerà tutta in queste due regioni, veri e propri feudi dei loro attuali governatori: il Dem Vincenzo De Luca e il leghista Luca Zaia. Il loro destino è rimasto appeso sullo stesso filo per mesi. Ma ora, dopo la bocciatura dell’emendamento del Carroccio (presentato per la quinta volta) da parte della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama – sull’adeguamento del numero dei consiglieri e degli assessori regionali, il filo si è spezzato e la speranza di ricandidarsi non esiste più.

Entrambi hanno tentato di far slittare le elezioni dall’autunno alla primavera del 2026, con il pretesto dei progetti di “assoluto valore strategico in corso di realizzazione, che stanno concludendo il loro iter amministrativo”. 

Interventi legati al Pnrr e che “rischiano di bloccarsi o di essere rimandati in maniera grave”. La richiesta di De Luca e Zaia era indirizzata al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, ma ha trovato il muro del collega Dem e governatore della Toscana Eugenio Giani: “La Costituzione dice che un Consiglio regionale, un presidente, deve avere un mandato di cinque anni, non di più”. Dunque, firmerà il decreto per il voto del 12 o 19 ottobre 2025.

Le elezioni in Campania, il veto di De Luca a Fico e le promesse del Pd

La ricandidatura di Giani non era comunque certa, dal momento che la segretaria del Pd Elly Schlein preferirebbe un altro candidato più affine e su di lui pende il veto del Movimento 5 Stelle.

Ma diversa è la questione della Campania, dove Vincenzo De Luca potrebbe rappresentare il vero problema per il partito verso corsa elettorale. In primo piano l’eventuale candidatura del grillino Roberto Fico che sarebbe stata concordata tra Schlein e Giuseppe Conte. E che De Luca non ha intenzione di appoggiare.

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Il Pd avrebbe messo sul tavolo delle trattative la presentazione di una o più liste per De Luca in sostegno del candidato della coalizione di centrosinistra, qualche assessorato strategico e non meno importante, la ricandidatura a sindaco di Salerno.

Le elezioni in Campania, il veto di De Luca a Fico e le promesse del Pd (Ansa Foto) – notizie.com

Dal fronte veneto la battaglia riguarda invece l’intera coalizione di centrodestra. La regione è da sempre feudo della Lega, ma adesso è Fratelli d’Italia il partito più votato della coalizione. Tutto sembra in discussione, anche se pare che alla fine a spuntarla sarà la Lega, che presenterà il proprio candidato presidente.

Il nome più in voga è quello di Alberto Stefani, vice del leader Matteo Salvini. È ben visto anche dall’uscente Luca Zaia, che potrebbe appoggiarlo con una lista civica a suo nome nonostante negli ultimi tempi abbia mostrato qualche risentimento nei confronti del vicepremier, per aver fallito nel tentativo di far passare il terzo mandato.

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Giovanna Sorrentino