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Politica

Orban vieta il Pride in Ungheria, Schlein e Calenda pronti a partire. Salis non ci sarà. Il premier: “Conseguenze penali, bisogna tutelare i bambini”

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Francesco Ferrigno

“Il Pride si è trasformato in un affare europeo”, ha detto nelle scorse ore il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony. Ed è proprio così.

Gli occhi di tutta l’Europa sono puntati sulla capitale ungherese dove, a partire dalle ore 15, si terrà l’evento della comunità per i diritti Lgbtiq+. Saranno in migliaia a sfidare il divieto di manifestare del premier Viktor Orban.

Orban vieta il Pride in Ungheria, Schlein e Calenda pronti a partire. Il premier: “Conseguenze penali, bisogna tutelare i bambini” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il casus belli sta nella normativa, approvata di recente dal governo ungherese, che impedisce di fatto manifestazioni come il Pride e impone multe fino a cinquecento euro per gli eventuali partecipanti. La legge vieta inoltre di parlare di tematiche Lgbtiq+ nelle scuole e sui mezzi di informazione. Secondo Orban, “il Pride non riguarda la libertà di espressione, ma il tentativo di anteporre qualsiasi norma alla legge sulla tutela dei minori”.

Lo scopo dichiarato dal governo con i suoi atti risalenti a marzo, dunque, è quello di proteggere i minori. Contro tali provvedimenti si è però scagliata Bruxelles. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha auspicato che la marcia prevista per oggi, 28 giugno 2025, si svolga “senza timore di sanzioni penali o amministrative contro gli organizzatori o i partecipanti”.

Budapest Pride, la strategia del sindaco: attese oltre 35mila persone

La polizia di Budapest ha vietato la manifestazione, ma il sindaco della capitale Karácsony ha attuato la strategia di dichiarare l’evento come “municipale”. Il quale, secondo le leggi ungheresi, non necessita del nulla osta delle forze dell’ordine. Il risultato è che al Budapest Pride, in partenza dal Varoshaza park, oggi sono attese oltre 35mila persone provenienti da tutta Europa per marciare a favore dei diritti Lgbtiq+. Cosa accadrà e quali saranno le conseguenze per i manifestanti non è dato saperlo.

Ciò che sappiamo è che a sfidare apertamente Viktor Orban saranno moltissimi politici italiani. E che le ore stanno trascorrendo ad altissima tensione, in quanto le autorità potrebbero dare il via libera ad una contromanifestazione dell’estrema destra. Ma chi sono i politici del nostro Paese che oggi saranno a Budapest? Nella capitale ungherese è attesa Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, insieme ad una folta delegazione dem, e Carlo Calenda, leader di Azione, ma non solo.

Budapest Pride, la strategia del sindaco: attese oltre 35mila persone (ANSA FOTO) – Notizie.com

Ci sarà anche Ivan Scalfarotto di Italia Viva; i parlamentari Alessandra Maiorino, Marco Croatti, Gabriella Di Girolamo, Elisa Pirro e l’europarlamentare Carolina Morace del Movimento 5 stelle; l’europarlamentare Benedetta Scuderi e assessore al Comune di Torino Jacopo Rosatelli saranno presenti per Alleanza Verdi e Sinistra; Riccardo Magi e Matteo Hallissey per Più Europa. Saranno presenti poi diversi rappresentanti della Cgil.  Non ci sarà Ilaria Salis, l’eurodeputata di Avs che è stata a lungo in prigione a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre militanti neonazisti

Oltre agli italiani, parteciperanno al Budapest Pride circa settanta europarlamentari dei Socialisti e democratici, dei liberali dei Renew, dei Verdi, con i rispettivi leader, ma anche qualcuno del Ppe e la commissaria europea per la Parità, Hadja Lahbib. “Il Budapest Pride – ha speiegato il sindaco Gergely Karácsony – appartiene a tutta l’Europa perché se in un Paese membro dell’Unione europea la marcia del Pride può essere vietata, allora nessun elettore europeo può sentirsi al sicuro”.

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Francesco Ferrigno