Oltre 240 minorenni autori di reato presi in carico dai servizi sociosanitario. 118 ricoverati nei reparti di psichiatria. Ben oltre 1000 detenuti in totale nelle carceri sovraffollate. 7 suicidi in cella.
Sono solo alcune delle cifre espresse nelle scorse ore dalla relazione del garante ligure dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Doriano Saracino. Quest’ultimo ha lanciato un appello: “Indulto per i reati minori come segnale di speranza”.
Saracino ha presentato le risultanze del proprio lavoro per l’anno solare 2024, concentrandosi su due aspetti in particolare. Ovvero la necessità di un reparto all’ospedale Gaslini che accolga i ragazzi fino ai 16 anni e l’annoso tema del sovraffollamento carcerario, di cui la proposta di procedere con un indulto. “Bisogna istituire – ha sottolineato Saracino – comunità dedicate ai giovani autori di reato con problematiche psichiatriche e potenziare le neuropsichiatrie infantili”.
La relazione del garante, presentata anche in Regione, è stata esposta nel corso di una conferenza alla quale ha partecipato anche l’assessore alla Sanità della Liguria Massimo Nicolò. “Promuovere la tutela dei diritti e favorire percorsi di inclusione e cura, anche in ambito sanitario, – ha detto l’esponente della giunta ligure – costituisce un contributo prezioso per garantire la dignità. E il rispetto della persona in ogni contesto”.
Tra i problemi segnalati dal garante, la qualità del vitto, le schermature alle finestre, la carenza di luoghi per incontrare i parenti. E poi difficoltà sulla formazione e opportunità lavorative e problemi per l’iscrizione all’anagrafe.
In Liguria Saracino si è fatto anche promotore di un appello affinché le istituzioni si facciano carico del percorso di accompagnamento per un giovane seviziato all’istituto penale Marassi di Genova. Il documento è stato già firmato da centinaia di persone tra operatori sociali, avvocati, medici, insegnanti e semplici cittadini. Il caso del ragazzo è stato reso noto da Antigone, associazione che si occupa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario.
Tra il 1 ed il 3 giugno scorso un 18enne, in carcere in attesa di giudizio, sarebbe stato sequestrato da quattro detenuti. Il ragazzo sarebbe stato sottoposto a brutali sevizie: dalla violenza fisica a quella sessuale, dalle ustioni con olio bollente ai tatuaggi sulla faccia. Tornando al contenuto della relazione, si legge che sono oltre cento i minori che ogni anno in Liguria vengono ricoverati nei reparti di psichiatria insieme agli adulti.
Il problema è che all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova compiuti i 14 anni non è più possibile essere ricoverati. Il garante ha quindi chiesto al nosocomio di attivarsi per avere un reparto che accolga almeno la fascia tra i 14 e i 16 anni. Questo, “in modo che i ragazzi molto giovani non siano ricoverati insieme a persone con età diversa e problematiche più avanzate e più complesse”.
La capienza regolamentare degli istituti penitenziari in Liguria è pari a 1.051 posti. Ed i detenuti superano questa soglia. “Ma con un indulto per le pene inferiori a due anni – ha spiegato Saracino – potrebbero essere scarcerate circa 450 persone. Creando condizioni di vita e di lavoro per gli operatori penitenziari ben diverse. E si darebbe un segnale di speranza ai detenuti”.
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Stando ai dati, la Liguria è la terza regione per incidenza di stranieri nelle carceri e la settimana per sovraffollamento. Sono emerse molte segnalazioni sulle condizioni di salute dei detenuti. Preoccupante il dato sui suicidi. Registrate sette tragedie in totale, di cui quattro a Marassi. È il dato più alto a livello italiano assieme a Prato, Napoli Poggioreale e Verona Montorio.