Gli esami di Stato si avvicinano e c’è sempre più pressione, cosa si può fare per riuscire ad arrivare sereni alle prove? I trucchi e i consigli per riuscirci.
La prova di maturità è da sempre uno dei primi grandi appuntamenti nella vita di una persona, un nodo che porta i giovani a passare dall’adolescenza all’età adulta e che con questo carico di responsabilità e pressioni genera stress. Importante, tanto quanto studiare, diventa dunque cercare di evitare l’ansia.
C’è chi rimpiange quei tempi, ricordandosi spensierato e molto leggero rispetto a oggi, ma a qualsiasi studente che gli si chiede come sta vivendo il momento non potrà che rispondervi con ansia, preoccupazione e frustrazione. C’è chi vuole recuperare tutto all’ultimo e chi invece sta provando a ottenere la perfezione per raggiungere il 100, fatto sta che tutti sono in una situazione complicata da gestire.
Oggi vogliamo spiegarvi, più da vicino, come riuscire a superare questo tipo di problema per alleggerire la tensione e arrivare più freschi all’esame stesso. Non è sicuramente facile, ma nonostante questo può essere una carta in più da giocarsi soprattutto in merito all’orale che diventa il momento più importante e più complesso da gestire allo stesso tempo.
Daniele Grassucci di Skuola.net spiega da vicino come gestire l’ansia per gli esami di maturità, ma spiega anche che “non c’è una ricetta magica per gestire lo stress”. Nonostante la cosa più importante è legata ai tempi moderni e su come si gestisce questa prova, spiega: “I ragazzi ricordino che in realtà l’esame di oggi non è così decisivo come quello di trent’anni fa. In particolare dal 2019, il percorso pregresso degli studenti, che viene misurato con i crediti scolastici, fa parte del voto d’esame. Essenzialmente il 40% del voto dell’esame deriva da quanto fatto durante il percorso”.
Questa novità ha portato a delle evoluzioni molto interessanti e fanno sì che “la percentuale di studenti bocciati in sede d’esame sia estremamente ridotta, si parla dello 0.2% concentrati negli istituti tecnici e commerciali. È molto più probabile essere bocciati prima dell’esame, siamo intorno al 4%, che per lo stesso. Se sono arrivati fino a questo punto vuol dire che è probabile che ce la faranno”.
Ci sono poi anche numerosi aspetti morali e umani che vanno considerati e sono altrettanti gli aspetti che si devono curare. “È consigliato trovare tutte le situazioni che permettono di sciogliere la tensione. Evitate dunque di isolarvi, porta ad aumentare l’ansia e la paura. Non eccedete con l’uso degli smartphone, questa generazione usa in maniera molto forte e frequente questo come strumento anestetico. Scrollare sui social in maniera infinita non aiuta, anzi amplifica l’ansia soprattutto se gli algoritmi ti hanno indicato come un maturando vedrai solo quello”, spiega.
E infine conclude: “La preoccupazione alle volte si vince anche con l’occupazione, studiando anche se senza eccedere. Non si può pensare di recuperare in giorni quello che è stato fatto in mesi. Fate conto delle ore di studio che vi mancano e mettete su un programma studio credibile andando per priorità, partendo da cosa si sa meno”.