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Curiosità

Cos’è l’Overshoot day, l’Italia è già in debito con la Terra: come si calcola la biocapacità. “Ci vorrebbero tre pianeti”

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Francesco Ferrigno

Se tutta l’umanità consumasse come i cittadini italiani, avremmo già esaurito tutte le risorse naturali del pianeta Terra.

Cos’è l’Overshoot day, l’Italia è già in debito con la Terra: come si calcola la biocapacità. “Ci vorrebbero tre pianeti” (CANVA FOTO) – Notizie.com

È questo il significato dell’Overshoot day, raggiunto dall’Italia proprio in queste ore. Ciò comporta che da questo momento in poi cominceremo a consumare le risorse previste per il 2026.

Il calcolo, ripreso e rilanciato da Wwf Italia, è stato elaborato dal Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no-profit che ha tra gli obiettivi quello di “contribuire a porre fine al superamento ecologico ponendo i limiti ecologici al centro del processo decisionale”. Precisamente l’Overshoot Day italiano è caduto ieri, ma il nostro Paese è in buona compagnia, si fa per dire. Il giorno prima, il 5 maggio, è toccato ai Paesi Bassi.

Overshoot day in Italia, le “impronte” sul pianeta Terra

Viviamo come se avessimo tre Terre e trattiamo la natura come una risorsa inesauribile, quando in realtà è la base della nostra esistenza”, hanno fatto sapere dal network. Il consumo eccessivo, come conseguenza anche dell’ipercapitalismo, comporterebbe varie perdite. Il cambiamento climatico causa danni economici e costringe le persone a migrare (perdita di valore finanziario e di sicurezza). La scarsità di materie prime provoca tensioni e conflitti (perdita della pace). Infine, l’inquinamento danneggia la nostra salute (perdita di benessere).

Sono diversi i parametri presi in considerazione nel calcolo della cosiddetta biocapacità, che sta portando anno dopo anno i Paesi a consumare le proprie risorse annuali molto tempo prima della scadenza naturale del 31 dicembre. Parliamo dell’impronta di carbonio, delle emissioni di Co2, di quelle di azoto e dell’impronta ecologica. Quest’ultima è rappresentata dal consumo di terreni coltivati, pascoli, zone di pesca e consumo di carne e latticini.

Overshoot day in Italia, le “impronte” sul pianeta Terra (CANVA FOTO) – Notizie.com

L’Italia è entrata quindi in una fase di debito ecologico. Abbiamo consumato più di quanto il pianeta sia in grado di rigenerare. I Paesi del mondo non hanno tutti la stessa disponibilità di risorse: Bangladesh, Israele o Ruanda hanno circa un quarto di ettaro globale per abitante. Francia, Austria, Irlanda e Cile si aggirano intorno ai 3 ettari globali per abitante. Svizzera e Italia hanno circa un ettaro globale per persona. Gli ettari globali sono ettari con una produttività media mondiale.

Esaurire le risorse ecosistemiche di un anno è come spendere più di quanto si guadagna. – ha detto Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf ItaliaL’impronta ecologica è il denaro che spendi. Ogni attività, mangiare, usare energia, costruire, viaggiare, consuma risorse naturali, proprio come se prelevassi dal tuo conto in banca. La biocapacità è il tuo stipendio annuale. Rappresenta le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Se spendi meno di quanto guadagni, sei in equilibrio. Ma se le spese superano le entrate, entri in deficit. Lo stesso vale per il pianeta. Se consumiamo più risorse di quelle che la Terra può rigenerare, attingiamo alle riserve future, proprio come chi si indebita per coprire le spese eccessive”.

Una buona notizia sulle emissioni di gas serra

Buone notizie in merito alle emissioni, però, sono provenute poco fa dall’Ispra, l’Istituto nazionale per la prevenzione ambientale. Secondo gli esperti, anche grazie al settore elettrico, i gas serra sarebbero diminuiti del 3% nel 2024 rispetto all’anno precedente. 

Il rapporto Ispra “Le emissioni nazionali di gas serra, la situazione in Italia in vista degli scenari futuri” ha delineato. Il dossier conferma la tendenza alla riduzione delle emissioni dal 1990 al 2023, diminuite del 26,4% e passate da 518 a 385 milioni di tonnellate di Co2 equivalente. Oltre ai trasporti e alla produzione di energia, un contributo importante alle emissioni totali è rappresentato dalle categorie del residenziale (18%), dell’industria manifatturiera (13%), dell’agricoltura (8%), dei processi industriali (6%), della gestione dei rifiuti (5%).

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Francesco Ferrigno